Google si è evoluto negli anni, passando dall’essere un motore di ricerca al diventare un motore di risposta. Ecco perché il box presente nelle SERP denominato “People Also Ask” sia il miglior amico di un blogger.
Pensaci un attimo.
Google viene utilizzato dagli utenti per ottenere risposte alle proprie domande, magari in maniera diretta attraverso i risultati zero o i box con le domande. Allora, perché chi scrive articoli informativi non dovrebbe provare a fornirle, quelle risposte?
Ma come si fa a trovare le domande più utili alle quali rispondere con un articolo informativo? Scopriamolo insieme.
Di cosa parlo in questo post
1. Fai una ricerca su Google
La prima cosa che puoi fare, com’è facile intuire, è aprire Google ed effettuare una ricerca, a partire dalla keyword che ti interessa.
A questo punto, però, è forse il caso di fare una premessa importante. Non tutte le ricerche restituiscono il box PAA, ma solo una parte, seppur rilevante e in costante crescita.
Per superare l’assenza del box, però, c’è un trucchetto semplice ma efficace: utilizzare le 5 W del giornalismo, in italiano Chi, Cosa, Dove, Quando, Perché.
Aggiungendo una di queste parole alla keyword, otterrai un box contenente le domande più frequenti che le persone cercano su Google.
La cosa straordinaria di questa sezione della SERP è che si alimenta ad ogni interazione; inizialmente il motore di ricerca mostra solo 3-4 domande, ma se si clicca su una di queste se ne aggiungono altre, potenzialmente infinite.
2. Utilizza AlsoAsked
Fare affidamento solo sulla ricerca diretta su Google è un po’ limitante, o quantomeno lento. Per questo motivo consiglio di utilizzare uno o più tool dedicati a questo tipo di esigenza.
Ce ne sono diversi (a breve ti illustro il mio preferito), ma per iniziare ti consiglio AlsoAsked.
Utilizzarlo è facilissimo, è sufficiente selezionare la lingua e il Paese, inserire la keyword e lanciare la ricerca.

La cosa che preferisco di questo tool è la modalità di presentazione delle domande correlate alla ricerca eseguita, in stile mappa mentale. Questo ti consente una visualizzazione più organica anche di una possibile alberatura dei contenuti da produrre. È possibile, inoltre, effettuare il download del file .csv, in modo da lavorarci su excel, ma solo nelle versioni premium.

Cliccando su quei pallini blu è possibile esplodere ogni singola domanda, generandone molte altre, ottenendo una quantità enorme di spunti utili.
La versione free del tool consente 3 ricerche al giorno. Per un utilizzo più intenso, invece, si può sottoscrivere uno dei tre abbonamenti disponibili.
3. SeoZoom Question Explorer
Veniamo, ora, al mio strumenti preferito. Non lo cambierei per nessun altro, anche per la stima che mi lega ai ragazzi che l’hanno sviluppato: sto parlando di SeoZoom.
Nella nuova versione sono state aggiunte diverse funzionalità, una delle quali è la sezione Question Explorer:
Ricerca le domande che vengono mostrate nelle SERP di Google, SEOZoom sa esattamente in quali keyword Google mostra queste domande. In questo modo potrai scoprire quali parole chiave siano considerate pertinenti per soddisfare l’esigenza di ricerca dell’utente.
Ogni domanda è un’esigenza specifica e le keyword in cui Google le mostra rappresentano il Search Journey che gli utenti fanno su Google per riuscire a soddisfare le proprie necessità. Con questo strumento potrai scoprire esattamente cosa cercano i tuoi utenti quando devono risolvere un problema reale
Rispetto ad AlsoAsked, la sezione Question Explorer di SeoZoom è decisamente più evoluta.
È possibile inserire una o più keyword, escludere uno o più termini che non devono essere contenuti nella domanda, e ottenere una lista molto lunga.
Per ogni risultato, il tool ci offre anche una serie di informazioni sulle keyword contenute nella domanda selezionata, con relativi dettagli. Inoltre, indica anche il volume di ricerca totale delle keyword in cui compare la domanda, la keyword difficulty e la keyword opportunity.

Consiglio di esportare i risultati della ricerca in .csv. In questo modo potrai analizzarli con cura e attenzione, selezionando le domande più interessanti, collegarle insieme, e inserirle all’interno del tuo flusso di lavoro.
Come usare le domande “People Aslo Ask” di Google?
Una volta acquisite le domande più cercate dagli utenti su Google, come possiamo usarle per la nostra attività di blogging?
Vediamo insieme come procedere:
- usa la domanda come titolo dell’articolo, in modo da proporre agli utenti un contenuto che vada a rispondere direttamente alla loro interrogazione. Google ha dimostrato di apprezzare questo tipo di articoli;
- seleziona le domande che ti sembrano più interessanti e trasformale in paragrafi all’interno dell’articolo, flaggandole come heading tag (H2, H3, H4, ecc…);
- utilizza le domande all’interno del testo dell’articolo, facendo seguire la risposta diretta;
- utilizza le domande per realizzare contenuti verticali su un tema già trattato, in modo più approfondito, in un bel pillar. Con questi articoli potrai elaborare una adeguata attività di link building interna.
Ogni argomento può essere trattato in modo molto approfondito. Un progetto di blogging sul lungo periodo deve provare ad esplodere quel tema da tutti i punti di vista. Individuare le domande più frequenti degli utenti è un ottimo modo per avere una traccia dalla quale partire per pianificare la propria attività editoriale.
A tal proposito, ti invito a leggere la mia guida Ecco un Prompt per creare il tuo piano editoriale con ChatGPT.