Da MSN a Instagram: tutte le piattaforme social che hanno cambiato il mondo

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Intro: Quali sono state le piattaforme dal maggiore impatto storico nel corso degli ultimi 20 anni? Scopriamole insieme.

Viene da sorridere al pensiero che neppure vent’anni fa l’intero mondo della messaggistica istantanea fosse legato a un software installato sul nostro computer fisso. Probabilmente se ci avessero detto in quegli anni dei passi da gigante che l’industria avrebbe compiuto nel giro di pochissimo tempo ci saremmo messi a ridere.

Una rivoluzione che ha finito per influenzare non solo il nostro modo di comunicare, ma anche le nostre abitudini. Come prevedere, infatti, il progressivo spostamento del broadcasting sportivo su molte di queste piattaforme social? Interi sport, come il poker, stanno progressivamente spostando i propri contenuti d’intrattenimento verso Twitch, la piattaforma di streaming posseduta da Amazon.

Un destino simile è toccato anche agli scacchi, che su questa stessa piattaforma stanno ritrovando una nuova popolarità, tra partite online e professionisti che offrono preziosi suggerimenti in tempo reale. Ora che queste piattaforme sono ormai al centro della nostra vita, viene da chiedersi: quali sono state le piattaforme dal maggiore impatto storico nel corso degli ultimi 20 anni?

Ecco le più importanti. 

MSN

Passata alla storia come la prima applicazione di successo di messaggistica istantanea per dispositivi fissi, vive ancora nei nostri ricordi anche per l’invenzione dei “trilli”: l’equivalente dello “squillo” per telefonini che imperversava tra fine anni 90’ e primi 2000. Il 22 luglio del 1999, Microsoft annuncia la nascita di “Msn Messenger Service”, andando così a raccogliere l’eredità di “ICQ”, il primo vero servizio di messaggistica online istantanea. 

In seguito, nel 2005, cambierà nome in Microsoft Live Messenger, prima di venir risucchiato definitivamente dal ben più duraturo Skype, acquistato da Microsoft per ben 8,5 miliardi di dollari. Un’operazione che nel giro di poco tempo segnerà la morte definitiva di MSN. 

YouTube

Era il 14 febbraio 2005 quando tre ragazzi, ex dipendenti di PayPal, fondano una compagnia il cui primo obiettivo era quello di consentire agli utenti la pubblicazione dei propri video personali (vacanze, feste e altro). 

Passano circa due mesi prima che venga pubblicato il primo video, “me at the zoo”, proprio tramite l’account di uno dei tre fondatori, Jawed Karim. Il video consiste in una clip di 19 secondi dello stesso Karim davanti alla gabbia degli elefanti dello zoo di San Diego. Nel 2006, YouTube viene acquistato da Google per 1,65 miliardi di dollari.

piattaforme social

Facebook

Una storia così affascinate e controversa da meritarsi un intero film dedicato: il bellissimo “The Social Network”. Creato da Mark Zuckerberg ai tempi di Harvard, era stato inizialmente battezzato col nome di “Facemash”. Originariamente era stato pensato per consentire agli studenti della prestigiosa università di votare il ragazzo e la ragazza più attraenti del campus. Nel 2004, a solo un anno di distanza da questo primo esperimento, Zuckerberg registra il dominio web thefacebook.com, il social network destinato a cambiare il mondo. 

Instagram

Fondata il sei ottobre del 2010, Instagram è la prima applicazione interamente concepita per veicolare contenuti ed emozioni esclusivamente attraverso l’utilizzo di fotografie. Frutto delle menti dei suoi due fondatori, Kevin Systrom e Mike Krieger, che in quel momento stavano lavorando a un altro progetto (Burbn), l’applicazione si dimostra un successo sin dalla prima raccolta fondi. Dopo aver raccolto mezzo milione di dollari, infatti, l’applicazione debutta sull’Apple Store e registra oltre un milione di utenti in meno di due mesi. Solo due anni dopo, Mark Zuckerberg acquista la piattaforma per circa un miliardo di dollari. Un affare, considerato che il valore attuale si aggira intorno ai 100 miliardi. 

Twitter

Fondata da Jack Dorsey, l’idea di questa applicazione era quella di consentire lo scambio online di messaggi in stile SMS. Nonostante l’ottimo spunto, l’idea stentava a decollare e fu necessario l’intervento di Noah Glass, famoso sviluppatore di software. Fu sua l’intuizione di applicare il concetto iniziale di Dorsey a quello che sarebbe poi diventato un vero e proprio social network. Anche il nome, Twitter, fu una sua idea, proprio per richiamare il “cinguettare” di chi vuole commentare qualsiasi evento di attualità attraverso gli ormai noti 140 caratteri della piattaforma. 

Francesco Ambrosino

Classe 1984, Digital Marketer specializzato in Gestione Blog Aziendali, Formazione Professionale, SEO Copywriting, Social Media Management e Web Writing. Membro di Open-Box e Comunicatica, co-creatore di Digitalklive

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