Perché studiare sceneggiatura mi ha reso un blogger migliore

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Intro: Ci sono 3 lezioni apprese studiando sceneggiatura durante gli anni universitari, che mi hanno reso un blogger più capace. Te ne parlo qui.

Da giovane volevo fare lo sceneggiatore.

Ne ho parlato più volte qui sul blog, scrivendo anche degli articoli su questo tema (ne trovi uno qui, e un altro ancora qui), ma non ho mai spiegato perché aver studiato sceneggiatura mi ha reso un blogger migliore.

A prima vista la scrittura cinematografica ed il blogging sembrerebbero avere molto poco in comune, se non altro per un elemento di base che li contraddistingue.

Mi riferisco al fatto che la prima è una scrittura visiva, mentre la seconda ha un impianto più tradizionale, basata quindi sulla parola scritta.

Certo, nel blogging si possono usare elementi multimediali, ma la scrittura resta centrale.

Ciò nonostante, ci sono 3 lezioni che ho imparato studiando sceneggiatura e che ho riversato nella mia attività di blogging, con esiti positivi.

Vediamole insieme.

Lezione #1: Tutto quello che non serve, va eliminato

Quando studi sceneggiatura il primo insegnamento consiste nel rimuovere tutto ciò che non può essere mostrato visivamente.

In poche parole, se quello che hai scritto non rimanda ad una immagine precisa, ad un elemento concreto presente nella scena, allora non serve.

Ecco perché in fase di sceneggiatura si lavora sui dettagli e sul contesto, evitando tutte quelle pippe mentali tipiche della narrativa.

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Insomma, i flussi di coscienza non servono, al massimo possono finire in una breve voce fuori campo.

In che modo questa lezione mi è servita nel blogging?

Beh, ho capito che non dovevo scrivere per onanismo digitale o per narcisismo, per mostrare al mondo quanto sono bravo con le parole, limitandomi invece ai fatti, alle cose concrete.

Lezione #2. Senza una struttura, crolla tutto

Una sceneggiatura non è un’opera letteraria, non è bella da leggere e non ha una vita autonoma, al di fuori della sua finalità d’uso (essere letta dai produttori e dagli addetti ai lavoro).

Lo stesso dicasi per il blogging, che non è scrittura creativa ma scrittura tecnica.

Su questo intendo scrivere un articolo nelle prossime settimane.

Sia la sceneggiatura che il blogging, quindi, rappresentano approcci tecnici alla scrittura, e questo non richiede solo una grande creatività e un pizzico di talento (che non guastano mai, sia chiaro), ma soprattutto la padronanza degli espedienti tecnici.

Primo fra tutti, la struttura.

Una sceneggiatura ha una struttura molto rigida, con elementi fissi che non possono essere rimossi o ignorati, e questo accade anche nel blogging.

Titolo, permalink, introduzione, heading tag, keyword, ottimizzazione SEO On Page, tag, immagini, meta description, sono tutti elementi che non puoi ignorare, anzi, devono guidarti nella produzione dei tuoi contenuti.

Senza struttura, il castello di carta che hai costruito crolla al primo scossone o soffio di vento.

Lezione #3: Il ritmo è fondamentale

Quante volte ti è capitato di leggere un articolo di un blog e di annoiarti dopo 6 secondi netti?

A me, spesso, e la colpa non è da attribuire alla mancanza di talento del blogger o all’argomento magari poco interessante.

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Quello che manca, molto spesso, è il ritmo.

Si tratta di un elemento centrale in sceneggiatura, perché ogni scena deve avere un ritmo preciso, allineandosi o distanziandosi da quella precedente e da quella successiva.

Quando scrivo presto molta attenzione al ritmo che riesco a conferire alle mie parole, e per capire se funziona c’è solo un modo: leggere ad alta voce.

Quella, per me, rappresenta la cartina di tornasole, grazie alla quale capisco se, dove e come intervenire per risolvere una mancanza di ritmo o una eccessiva piattezza del contenuto.

Inutile dire quanto le prime due lezioni influiscano nettamente su questa terza.

Conclusioni

Le tre lezioni apprese dallo studio della sceneggiatura che ho indicato in questo articolo, e che mi hanno reso un blogger migliori, sono diventate una costante nella mia attività professionale.

Ormai, dopo molti anni, devo dire che mi viene naturale approcciare la scrittura e il blogging in questo modo, seguendo questo schema, ma sono sicuro che possa tornare utile anche a te.

Provaci, e fammi sapere cosa ne pensi.

Francesco Ambrosino

Classe 1984, Digital Marketer specializzato in Gestione Blog Aziendali, Formazione Professionale, SEO Copywriting, Social Media Management e Web Writing. Membro di Open-Box e Comunicatica, co-creatore di Digitalklive

Questo articolo ha 2 commenti.

  1. Raffaella

    Ciao Francesco, articolo come sempre interessante e illuminante. La lezione #3 è uno dei motivi per cui leggo sempre i tuoi articoli: riescono a tenere viva l’attenzione anche quando sono lunghi o trattano argomenti più noiosi. Ne farò tesoro.

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