Intro: Perché aprire un blog all’interno di un e-commerce? La mia esperienza con CaldaieMurali.it mi ha insegnato che conviene farlo. Te lo spiego qui.
Amazon non ha un blog. Ebay non ha un blog. Alibaba non ha un blog. A questo punto, la domanda sorge spontanea: sicuro che serva a qualcosa il blog per un e-commerce?
Si tratta di una domanda legittima, alla quale proverò a dare risposta in questo articolo.
Per farlo, però, ritengo necessario fare una premessa sulla stato attuale dell’e-commerce in Italia.
Di cosa parlo in questo post
- Stato dell’e-commerce in Italia
- Cosa compriamo online?
- Le difficoltà dei gestori di e-commerce
- Attività di marketing e advertising
- Blog per e-commerce: produrre contenuti utili
- Blog per e-commerce: aggredire keyword correlate
- Blog per e-commerce: dalla keyword transazionale a quella informazionale
- Blog per e-commerce: aiutare gli utenti nella fase pre-acquisto
- Conclusioni
Stato dell’e-commerce in Italia
Sul mercato italiano non ci sono molti studi fatti bene, quello che ritengo meglio strutturato è il rapporto redatto dalla Casaleggio Associati, pubblicato nel maggio 2018 e relativo ai dati del 2017.
Il volume di affari dell’e-commerce in Italia cresce in modo esponenziale da anni, raggiungendo i 35,1 miliardi nel 2017, quasi 4 miliardi in più rispetto al 2016, pari all’11%.
Cosa compriamo online?
Quando si parla di e-commerce si tende spesso a pensare alla vendita di prodotti, quindi beni tangibili, ma non è così.
Anche un sito che consente la prenotazione di un albergo o l’acquisto di un biglietto aereo è un e-commerce, ovvero un sito in cui si effettuano transazioni economiche dirette.
Ma cosa compriamo noi italiani online?
Come vedi, tempo libero e turismo la fanno da padrona nelle nostre abitudini di acquisto online, e questo è dovuto anche alla presenza di colossi dei quali tendiamo a fidarci con più facilità.
Le difficoltà dei gestori di e-commerce
Nonostante fatturati in aumento, i gestori di e-commerce hanno manifestato evidenti difficoltà nella promozione online dei loro siti.
Un po’ un controsenso, se ci pensi, perché un e-commerce vive solo online, e non riuscire a promuoverlo vuol dire non generare traffico e, di conseguenza, revenue.
Eppure, ecco cosa emerge dal rapporto Casaleggio.
Come puoi vedere, solo il 31% dei gestori di e-commerce ritiene soddisfacente la promozione online del proprio brand, un dato alquanto avvilente.
Ma come si promuovono online? Quali sono gli strumenti che utilizzano? Dove confluiscono i loro investimenti?
Attività di marketing e advertising
Stando ai dati raccolti da Casaleggio Associati, la voce principale di spesa e investimento da parte degli e-commerce è la SEM.
Seguono i social media e l’email marketing, essenziale per un money site.
E il blog? Dov’è il blog?
Esatto, il blog non c’è! E allora, perché consiglio di integrare un blog all’interno di un e-commerce?
Te lo spiego subito.
Blog per e-commerce: produrre contenuti utili
Esistono diverse ragioni che dovrebbero spingere il titolare di un e-commerce ad attivare un blog, e in questo articolo cercherò di elencartene alcune partendo dalla mia esperienza personale, frutto del lavoro di consulenza svolto per CaldaieMurali.it.
Il motivo principale per il quale consiglio l’inserimento di un blog all’interno di un e-commerce è la seguente:
Il blog aiuta a posizionare il sito con contenuti utili, che rispondono ai problemi degli utenti.
Quella dei contenuti utili è un po’ una mia fissazione, una sorta di mantra che mi guida da anni ormai e che cerco di trasferire ai miei clienti e ai progetti ai quali lavoro.
Sì, perché produrre contenuti auto-referenziali che non servono a nessuno è uno spreco di tempo, è come farsi la doccia con l’impermeabile.
Gli articoli di un blog devono essere pensati per rispondere alle esigenze degli utenti, e questo vale ancora di più per un e-commerce, che affronta maggiori difficoltà nel guadagnarsi la fiducia dei potenziali clienti.
Detto questo, il lavoro da me svolto per il cliente aveva obiettivi principalmente SEO, quindi in quest’articolo ti spiegherò come ho sviluppato un progetto di blogging seo oriented.
Blog per e-commerce: aggredire keyword correlate
“Creating blog content can assist in ranking your e-commerce business for additional keywords that might not have a place on your main website. Plus, you can capitalize on long-tail keywords with your blog.”
In un interessante articolo pubblicato tempo fa da Kissmetrics si legge questo consiglio, ovvero creare dei contenuti del blog per aiutare l’e-commerce a posizionarsi per tutte quelle keyword correlate sulle quali non si è puntato inizialmente.
In effetti, l’obiettivo principale di una strategia SEO per e-commerce è aggredire keyword transazionali, molto specifiche e orientate alla conversione, finendo col tralasciare le informazionali e le long tail, perfette invece in un progetto di blogging.
Vediamo qualche esempio concreto.
Blog per e-commerce: dalla keyword transazionale a quella informazionale
Quando mi è stato chiesto di sviluppare un piano editoriale per l’e-commerce CaldaieMurali.it ho dovuto separare le keyword transazionali, quindi essenziali per il posizionamento del sito, da quelle informazionali.
In poche parole, dovevo individuare degli argomenti correlati adatti ad un contenuto informativo, ma che fossero comunque importanti per l’economia generale dell’e-commerce.
Vediamo un esempio concreto.
Per un e-commerce specializzato nella vendita di caldaie (come quello in esame), questa è una keyword essenziale.
Si tratta, però, di una transazionale, infatti la SERP di Google è quasi interamente composta da schede prodotto, e-commerce (compreso CaldaieMurali.it) e siti di produttori.
Produrre un contenuto informativo del blog per puntare a questa keyword non è proprio la mossa più intelligente che si possa compiere, quindi io ho proseguito la mia analisi, controllando le correlate, partendo da quelle con minori volumi di ricerca.
La mia attenzione si è soffermata sulla keyword “caldaia in blocco”, perfetta per un contenuto informativo e, soprattutto, per provare a risolvere un problema agli utenti.
Così, l’ho cercata su google e ho potuto verificare che la SERP era interamente informazionale.
L’ho inserita nel piano editoriale, ed ho prodotto un articolo dal titolo “Caldaia in blocco: cause e possibili soluzioni”.
Ecco il risultato.
Non male, no?
Ma non finisce qui. Continua a leggere.
Blog per e-commerce: aiutare gli utenti nella fase pre-acquisto
Prima di comprare un prodotto o un servizio cosa facciamo? Esatto, effettuiamo ricerche online per capirne il funzionamento, leggere recensioni, chiarirci le idee.
Con un blog per e-commerce si possono creare contenuti che vanno a soddisfare proprie queste esigenze.
Vediamo, anche qui, un esempio.
Quando si compra un condizionatore c’è un elemento importantissimo da considerare: i BTU.
Diciamoci la verità, la maggior parte di noi non sa nemmeno cosa siano, è ovvio che sia necessario informarsi online prima di scegliere un modello piuttosto che un altro.
Così, ho analizzato la keyword “calcolo BTU condizionatori“, ed è emerso uno scenario promettente.
Sarei stato un cretino a non provarci, no?
Infatti, c’ho provato, ed è andata bene.
Un utente alla ricerca di informazioni su questo argomento, finirà sull’articolo del blog e, da lì, potrà essere traghettato verso le pagine categoria e/o le schede prodotto, aumentando le possibilità di conversione.
Conclusioni
Come vedi, il blog all’interno di un e-commerce può favorire il posizionamento per tutte quelle keyword correlate alle principali, utili per generare traffico profilato e alla ricerca di informazioni utili che precedono e/o seguono la fase di acquisto.
Tutorial, guide, consigli, queste tipologie di contenuti sono essenziali all’interno di una più ampia strategia di Inbound Marketing.
Ti consiglio vivamente di provare.
Complimenti! articolo molto ben fatto e utile
Grazie mille Giovanni.
Ho trovato molto interessante l’articolo. Spiegato tutto in modo semplice, comprensibile anche a chi ha zero conoscenze sull’argomento.
Grazie mille, sono felice che ti sia stato utile.