SEO e Branding: come accrescere la reputazione del tuo sito

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Intro: Quanto conta essere presente in prima pagina su Google per la costruzione della brand reputation? Come si fa a competere con brand molto forti e autorevoli in SERP? Vediamolo insieme.

Conseguire un buon posizionamento organico su Google con il blog aziendale porta con sé numerosi vantaggi, in particolare l’acquisizione di traffico profilato da convertire, poi, in lead e clienti.

La verità, però, è che essere primi su Google non vuol dire, in modo automatico, che tutti gli utenti cliccheranno sul tuo articolo e non su quello degli altri.

Ti ho già spiegato quanto sia importante realizzare contenuti migliori di quelli dei tuoi competitor, ma non basta.

Le ragioni che spingono un utente a cliccare su un risultato di ricerca piuttosto che su un altro sono molteplici, e riguardano la composizione del titolo, la meta description, la presenza o meno di dati strutturati, e l’autorevolezza (vera o presunta) del sito di destinazione.

In che modo questo impatta sulla tua strategia SEO, e più in generale di Inbound Marketing?

Vediamolo insieme.

Ascolta il podcast

Se preferisci ascoltare questo post in versione podcast, magari mentre sei in mobilità, puoi farlo avviando il player qui:

L’autorevolezza e la notorietà del brand generano traffico

Mettendo da parte tutti gli aspetti tecnici che ho menzionato prima, per ogni ricerca effettuata l’utente è più propenso a cliccare sui siti che conosce o ritiene autorevoli per quel tema specifico.

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Si tratta di un comportamento naturale e comprensibile, lo adottiamo tutti, anche se in maniera automatica.

Esistono, in effetti, siti, blog e portali online che, nel tempo, hanno acquisito una certa notorietà/autorevolezza su temi specifici, e sono quelli che si beccano più click e generano più traffico.

Pensa ad Aranzulla.it, ad esempio, oppure a Laleggepertutti.it.

A parità di posizionamento, quindi, l’autorevolezza e la notorietà del brand fanno la differenza, spesso in modo sostanziale, questo rende complesso andare a competere in settori dove sono presenti brand molto forti.

Con questo non voglio affatto dire che i siti web autorevoli vivano di rendita, e che sia impossibile costruirsi una posizione all’interna di una nicchia iper competitiva, anzi.

Quello che sto dicendo è che il posizionamento conseguito, se ben gestito nel tempo, ti consentirà di accrescere la tua brand reputation in modo organico.

Scala le SERP e imponiti come fonte autorevole in modo progressivo

Ricordati una cosa, banale ma vera: nessun sito web genera tonnellate di traffico dalla sera alla mattina.

Tutti quei siti che si sono imposti nelle SERP in determinati settori, e che hanno acquisito autorevolezza, hanno dovuto faticare e lavorare costantemente per riuscirci.

Questo vuol dire, quindi, che lavorando bene potresti riuscirci anche tu.

Come?

Devi produrre contenuti ottimizzati lato SEO, seguendo però una logica di progressività.

Cosa vuol dire?

Che non puoi pensare di mettere online un sito dal nulla e puntare a keyword con elevatissimi volumi di ricerca mensili e una concorrenza spietata, perché è evidente che, per quanto possa essere ben scritto e strutturato, non riuscirai a posizionarti in alto nelle SERP in tempi rapidi.

Quello che puoi fare, però, è individuare le keyword meno concorrenziali, correlate alla principale di tuo interesse, dove le possibilità di successo sono maggiori.

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Ti faccio un esempio.

Come individuare keyword meno concorrenziali

Mettiamo il caso che tu abbia un blog dedicato alle mamme, un settore molto concorrenziale, con alcuni siti e forum forti e radicati in modo netto.

Se tu volessi fare un articolo dedicato al topic “parto cesareo”, ti ritroveresti con la seguente sfida.

analisi parto cesareo

serp parto cesareo

Come vedi, si tratta di una keyword ad elvata concorrenza, che ha in SERP siti autorevoli, come nostrofiglio.it, che è ormai un brand molto affidabile per quanto riguarda la maternità.

Armandoti di tanta buona volontà, puoi andare a scovare, tra le keyword correlate, qualcosa che risulti più abbordabile per te che hai un sito ancora molto giovane o appena nato.

Eccoti un esempio.

keyword correlata parto cesareo

Analizzando la SERP potrai notare la presenza dei soliti noti, ma anche alcuni siti meno autorevoli, che potrai provare a scalzare dalla prima pagina.

Effettuando questo lavoro per i primi 6 mesi (almeno), potrai iniziare a macinare posizionamento andando a concorrere contro avversari alla tua portata, un po’ come accade nel pugilato: un peso mosca non può sfidare un peso welter.

A cosa ti serve tutto questo?

Costruisci il tuo brand un passo alla volta

Ricordati, l’assunto iniziale è il seguente: se sei presente in prima pagina su Google, hai più possibilità di ricevere traffico.

Detto questo, è evidente che se gli utenti di una nicchia, dotati già di punti di riferimento – quelli forti, presenti sempre nelle SERP correlate al topic – iniziano a visualizzare i tuoi contenuti e il nome del tuo sito, con il tempo potrebbero passare da una visita occasionale alla fidelizzazione.

Solo in questo modo, lavorando un passo alla volta, potrai costruire il tuo brand, acquisire autorevolezza e provare a sfidare i competitor su keyword più concorrenziali.

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Il posizionamento di contenuti informativi è un lavoro di cesello, devi essere paziente e costante, altrimenti non potrai mai pensare di competere con gli altri.

Francesco Ambrosino

Classe 1984, Digital Marketer specializzato in Gestione Blog Aziendali, Formazione Professionale, SEO Copywriting, Social Media Management e Web Writing. Membro di Open-Box e Comunicatica, co-creatore di Digitalklive

Questo articolo ha 4 commenti.

  1. Si, hanno ancora un peso enorme, ma vanno gestiti in modo attento per evitare di fare danni e beccare penalizzazioni.

  2. Articolo molto interessante, soprattutto per quanto riguarda la descrizione su come impostare i primi mesi da quando si apre il blog.
    Sarebbe interessante saperne di più ad esempio su quanto influiscono i backlink e a che stadio sarebbe più indicato cominciarne a preoccuparsene. Hanno davvero tutta questa influenza?

  3. Andrea Torti

    Sarà interessante vedere come le nuove tecnologie, soprattutto la ricerca vocale, avrà sulle strategie SEO – immagino già la corsa verso keyword long-tail e più vicine al nostro modo di parlare.

    Meglio prepararsi per tempo 🙂

    1. In realtà già in parte alcune cose sono cambiate, ma nel prossimo futuro le sfide saranno molto interessanti.

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