Vuoi diventare come Montemagno? Non puoi e non devi

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Intro: Grazie alla sua attività online, Marco Montemagno ha costruito un personal branding di tutto rispetto. Ma ha senso volerlo imitare? Io dico di no, e ti spiego perché.

Faccio una premessa: stimo moltissimo Montemagno. Lo dico subito, in modo da mettere le cose in chiaro e provare a fare un discorso serio (ma non troppo) sull’argomento.

Per impostazione mentale, sono portato a rispettare moltissimo chi ha successo nella vita, qualunque sia l’ambito nel quale opera.

Vale per gli artisti, in particolare attori e registi cinematografici, che venero, per gli atleti, che ammiro, per gli imprenditori, che riescono a creare aziende capaci di cambiare la vita delle persone.

Che sia Steve Jobs o Steven Soderbergh, non fa differenza.

La strategia di Montemagno funziona?

In una parola, si. La strategia di Montemagno funziona, ma non è una formula replicabile tout-court.

Come ama ripetere spesso, Montemagno ha impostato la costruzione del suo personal branding e della community di Facebook creando un video al giorno, nei quali parla di business, di tecnologia, di web marketing, di cazzi e mazzi vari.

E di se stesso, ovviamente.

In questo modo, è riuscito ad ottenere i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Tanto di cappello Monty, my friend.

Però, c’è un però.

Non è che perché c’è riuscito lui, ci puoi riuscire anche tu, replicando in modo scientifico le sue azioni.

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No, mi dispiace. Tu non sei Montemagno.

Un video al giorno? Anche no

Non devi commettere l’errore di voler emulare Montemagno, come vedo fare a tantissimi colleghi e consulenti di digital marketing.

Lui fa un video al giorno, e così facendo ha ottenuto il successo che merita, ma questo non vuol dire che debba farlo anche tu.

Perché?

Perché dire che Montemagno fa un video al giorno e that’s it è riduttivo. Quello è solo ciò che si vede, e che lui ci mostra. Dietro c’è tanto altro. Ma tanto.

A me non interessa giudicare la qualità di Monty come imprenditore, non me ne frega niente, ma è un dato di fatto che nella vita qualcosa l’abbia fatta, e anche di una certa rilevanza.

Io no, non ancora almeno. Lo rispetto, opero nello stesso settore, eppure non intendo mettermi a fare un video al giorno.

Vuoi sapere perché non mi metto a fare un video al giorno?

  • Non ho tutte queste cose da dire;
  • Non ho le competenze tecniche per gestire in modo professionale questo tipo di comunicazione;
  • Non ho il carisma di Montemagno;
  • Non mi interessa.

Io faccio il mio mestiere, studio chi come lui fa determinate cose, per un certo verso innovative per il mercato italiano, e cerco di rubare quante più informazioni è possibile da chi è più bravo di me.

Perché Montemagno è più bravo di me, non si discute su questo. Ed è più bravo anche di te, altrimenti avrei parlato del tuo successo in questo articolo.

Sorry, my friend.

Ogni percorso è diverso

Detto questo, veniamo al dunque. Nessun percorso è replicabile, perché non basta avere la stessa idea per ottenere i medesimi risultati.

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Se così fosse, tutti quei clienti che dicono “voglio essere in prima pagina su Google, oppure “voglio che il mio e-commerce diventi il nuovo Amazon”, otterrebbero quello che chiedono.

[Tweet “Non basta imitare #Amazon per essere Amazon.”]

Ricordati, se imiti qualcuno vuol dire che sei arrivato secondo. E come direbbe Briatore, il secondo è il primo dei perdenti.

Le strategie sono il risultato finale, non il punto di partenza

Chi fa il mio lavoro (ho spiegato qui cosa faccio 😀 ) riempie bocca, blog e libri, parlando di strategia, sostenendo che prima di avviare una qualunque azione sul web è necessario strutturarla a monte.

Perfetto, siamo d’accordo, non fa una piega, ma la verità è un tantino diversa. Lascia che ti spieghi la VERITÀ DEFINITIVA!!!1!!!!1.

[Tweet “La #strategia è il percorso, non il colpo sparato in aria per avviare la gara.”]

Mi dispiace deluderti, ma puoi studiare quanto vuoi il lancio della tua iniziativa professionale, ma a fare la differenza è la sperimentazione.

Cosa vuol dire?

Semplice. Prima di scrivere anche solo “ciao” su Facebook, devi cercare di avere un piano di business, e su questo siamo tutti d’accordo.

Devi stilare un piano editoriale, fatto come Dio comanda, e seguirlo con cura e attenzione.

Ma una volta messo in atto, devi sporcarti le mani e metterti in discussione costantemente.

[Tweet “Se vuoi passare da 1 a 10, devi sperimentare.”]

Un business è come un neonato

Nessuna azienda al mondo, e ripeto nessuna, è diventata quello che è oggi dalla sera alla mattina.

Tutti amano ricordarci che le più grandi aziende tecnologiche del mondo sono partite da un garage, ma quello che non dicono è che tra il garage e il fatturato a 9 cifre c’è tanta merda spalata.

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Ma tanta. Ed è quella che le ha rese ciò che sono diventate. Non il garage.

Quando avvii un business, o semplicemente la tua avventura da freelance, devi comportarti come un neonato.

Il neonato non cresce, si evolve, e può farlo solo accumulando input, elaborandoli, fallendo, ripetendo le azioni, fallendo di nuovo, e così via.

Prima o poi, imparerà a camminare, poi a parlare, a scrivere, a leggere, e così via.

La tua carriera è destinata a fare lo stesso percorso. Pensa a come attaccarti alla tetta di tua madre per nutrirti, prima di voler addentare una bistecca al sangue.

Vuoi diventare Montemagno? Beh, se ti accontenti di essere un imitatore, accomodati pure.


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Francesco Ambrosino

Classe 1984, Digital Marketer specializzato in Gestione Blog Aziendali, Formazione Professionale, SEO Copywriting, Social Media Management e Web Writing. Membro di Open-Box e Comunicatica, co-creatore di Digitalklive

Questo articolo ha 19 commenti.

  1. Mirko

    Bravissimo, Francesco!
    Ottimo articolo

  2. Giusy Bonvissuto

    Bravo Francesco, ci vuole un idea geniale….anche non troppo geniale, perché l’importante è arrivare PRIMA!

  3. roadhouseblog

    In più i contenuti del Montemagmo lasciano desiderare, solite perle banali che trovi in ogni dove. Inutile! Poi che lui sia bravo a manipolare migliaia di persone CHAPEAU. Per me questo maestro di tuttologia vale poco.

  4. Gloria Vanni

    Grande post, Francesco, fonte d’ispirazione e ovviamente condivido! Grazie, Gloria

  5. Ottimo articolo Francesco.

    Come sempre apprezzo la tua onestà intellettuale nel dire come stanno veramente le cose.

  6. Federica Maria Ferrara

    Bravissimo, nient’altro da aggiungere!

  7. Michela Vinciguerra

    Bravissimo, Francesco!
    Nessuno parla mai della merda, dei tempi morti e della FRUSTRAZIONE. Cavolo, se ce n’è anche di quella.

  8. Giuseppe Liguori

    bravo!

  9. Hai sintetizzato perfettamente quella che è anche la mia opinione da molto tempo.
    Soprattutto il discorso sulla fatica e la merda da spalare dal garage fino alla multinazionale.
    Bravo! Ottimo pezzo.

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