Sono stato un principiante anch’io. E non l’ho dimenticato

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Intro: Ogni professionista, in qualunque settore, commette degli errori prima di diventare qualcuno. Io non li ho dimenticati, per niente.

Ho sempre odiato i superbi, i saccenti, i buffoni, quelli che credono di possedere la verità, senza mostrarla mai a nessuno perché la condivisione è una cosa brutta assai.

La cosa divertente è che, con chi non mi conosce (o non mi capisce), passo spesso per essere uno presuntuoso e superbo. In realtà, sono molto umile, ma consapevole di ciò che so fare, e non ho un buon rapporto con i complimenti, che mi imbarazzano davvero.

Nel mio settore, il digital marketing, e in particolare nelle community di settore, ci sono tantissime persone con la scopa nel culo, subito pronte a offendere il principiante di turno, colpevole di aver fatto una domanda troppo banale per i loro gusti.

Ho trattato questo argomento già in un altro post, dedicato ai rompicoglioni nei gruppi su Facebook, e oggi ho intenzione di fare una confessione: tutti quegli errori banali che vengono rinfacciati ai principianti, li ho commessi anche io.

Non me ne vergogno, e soprattutto non ho dimenticato da dove sono partito, e il percorso che ho fatto per arrivare dove sono ora.

Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è troppo tardi, che l’unica cosa di cui non ci si pente mai sono i propri errori. (Oscar Wilde)

Errori Social

Alcuni miei colleghi social media manager si vantano di avere anni di esperienza nel settore, e mi viene da ridere quando sento qualcuno definirsi un esperto di qualcosa che esiste da dieci anni, durante i quali è cambiato tutto e il contrario di tutto.

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[Tweet “Esperto di che? Di #stocazzo? Al massimo sei un operatore del settore. #SocialMediaMarketing”]

Quando ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo del social media marketing era il 2011, e venivo da una fase molto lunga di odio nei confronti di queste piattaforme. Il primo amore, per me, è stato Twitter. Poi c’ho preso la mano.

Da allora, ho commesso tanti errori, e fatto una serie di monumentali cagate ma, come un bambino, ho imparato dai miei sbagli e ho avuto la possibilità di sperimentare.

  • Ho creato un profilo privato su Facebook per Effea Solutions, la mia prima avventura da freelance;
  • Ho pubblicato sulla Pagina Facebook a pioggia, come se non ci fosse un domani;
  • Ho evitato gli ads fino a quando non sono stato costretto;
  • Ho condiviso foto di scarsa qualità;
  • Ho invitato gli amici a mettere Mi piace alla pagina;
  • Ho richiesto l’amicizia a chi metteva Mi Piace alla pagina, beccandomi la penalizzazione da parte di Facebook;
  • Ho spammato i miei contenuti in gruppi avulsi dal settore nel quale operava il mio cliente;
  • Ho rimosso commenti negativi;
  • Ho sbagliato a impostare i Facebook ads;
  • Ho creato eventi invitando tutti i miei amici, anche se lontani chilometri;
  • Ho chiesto privatamente ai miei amici di seguire una Pagina;
  • Ho raggiunto il limite di following su Twitter seguendo chiunque, anche se non mi interessava;
  • Ho messo like ai post di una pagina tramite altre pagine che gestivo;
  • Ho fatto parte di gruppi di scambio like.

Errori di Content e Blogging

Il settore al quale sono più legato è senza dubbio il blogging, grazie al quale sono poi approdato al content marketing in senso più ampio.

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Da quando ho aperto il mio blog, ma anche prima con altri progetti ai quali ho lavorato, ho scritto centinaia di articoli, registrato video, organizzato eventi, fatto formazione, scritto eBook e white paper, ma prima di trovare un mio approccio ho commesso molti errori.

  • Ho scritto articoli seo oriented, pensando solo al posizionamento e non all’utente;
  • Ho scritto articoli pessimi, solo per non saltare la pubblicazione;
  • Ho ignorato i dati, perché convinto che i feedback dai social fossero l’unica cosa importante;
  • Non ho mai attivato una newsletter (sto rimediando ora);
  • Ho gestito blog aziendali puntando sulle firme degli autori invece che sulle analisi SEO;
  • Ho scelto male i titoli e i permalink;
  • Non ho stabilito a monte le categorie;
  • Ho trascurato la manutenzione del blog;
  • Ho scelto un hosting pessimo che mi ha creato non pochi problemi in termini di indicizzazione;
  • Ho scritto per i clienti a 5 euro ad articolo, lavorando come un cinese (senza il pugno di riso);
  • Ho stravolto la strategia e il piano editoriale del mio blog molto spesso, spesso solo per mancanza di tempo.

Errori nel lavoro

Lavorare online non è facile, essere freelance ancora meno, soprattutto agli inizi. Io ho aperto partita iva nel 2012, sbagliando tutto, dal focus all’approccio con il cliente, ai collaboratori scelti.

  • Ho pensato che il lavoro arrivasse da solo, bastava essere online;
  • Ho sostituito il networking con le piattaforme di crowdsourcing;
  • Ho accettato lavori pessimi pur di avere clienti;
  • Ho fatto preventivi sottostimati, per non perdere la commessa;
  • Mi sono proposto anche per competenze che non avevo;
  • Non ho mai investito in ads per la mia attività;
  • Ho confuso amicizia con il lavoro;
  • Ho dato troppa corda a clienti che ne hanno approfittato.
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Insomma, ho lavorato male e sono stato un pessimo consulente, poi ho imparato e sono migliorato. Sto ancora migliorando.

Conclusioni

A te che prendi per il culo i novellini, che pensi di aver la mano giusta per battere il banco, che credi di essere Dio sceso in terra per diffondere verità e virtù, che vorresti fucilare tutti i cuggini del mondo, che ti lamenti di un tag, un invito ad una pagina o un evento, che critichi l’operato dei colleghi per il solo gusto di farlo.

A te. Sì, proprio a te. Voglio dire solo una cosa: ma vafancul a te e chi non te lo dice!

Francesco Ambrosino

Classe 1984, Digital Marketer specializzato in Gestione Blog Aziendali, Formazione Professionale, SEO Copywriting, Social Media Management e Web Writing. Membro di Open-Box e Comunicatica, co-creatore di Digitalklive

Questo articolo ha 3 commenti.

  1. Manuela

    Leggo questo pezzo più o meno un anno e mezzo dopo la pubblicazione…sono la novellina che sa che farà tanti errori ancora prima di farli ma che si sta appassionando tanto a questo mondo da buttarvisi lo stesso a capo fitto! E sai che vederli scritti nero su bianco, questi errori, è tutta un’altra cosa rispetto al solo immaginare che si possano commettere, fa sentire meno soli ^_^

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