Intro: Sabato 1 ottobre 2016 ho partecipato al Joomla Festival in qualità di relatore. Con me tanti professionisti del digital marketing italiano. Ecco il mio intervento.
Il mio percorso nel magico mondo del web risale alla fine degli anni ’90, quando finalmente collegammo il primo computer alla rete telefonica. Il rumore del modem 56 K che si collega alla linea non lo dimenticherò mai, era il rumore della curiosità, della conoscenza, del divertimento.
Si, perché per me internet ha sempre rappresentato una finestra sul mondo, poi dove affacciarsi è una scelta soggettiva, a dimostrazione del fatto che il problema non è insito nello strumento, ma nel modo in cui viene utilizzato.
Ricordo il mio primo progetto web, ambizioso per l’epoca: realizzare il sito DEFINITIVO dedicato a Ligabue, che in quel periodo era il mio cantante preferito (come cazzo hai fatto a scrivere quella chiavica di G come Giulia, Luciano?).
Così, mi misi con Frontpage, e iniziai a creare le pagine, con quegli sfondi damascati improbabili e le gif animate con i glitter e tutte quelle cagate che, con l’avvento di msn, divennero cool.
Ci lavorai per tutta l’estate, e arrivai anche a buon punto, quando mi passò la voglia. No so perché, ma accadde.
Qualche anno dopo, mi sono avvicinato a Joomla!, guardando mio fratello che studiava come programmatore web e stava imparando ad utilizzarlo. Parliamo del 2005, quando WordPress non aveva ancora conquistato il mercato. Mi incuriosiva, iniziai a smanettare, e per me riuscire a generare delle funzioni fighe semplicemente installando un plugin era una cosa meravigliosa.
Due anni dopo, seguii un corso di formazione come Web Master, che mi fece capire però che le strutture e i codici non erano il mio forte, meglio concentrarsi sui contenuti.
Di cosa parlo in questo post
Perché ti ho raccontato questa storia?
Ti ho fatto questo cappello introduttivo perché ritrovarmi oggi, dopo quasi 20 anni, a fare da relatore al Joomla Festival per me è la conferma del fatto che i vari pezzi del puzzle della mia vita da nerd sono serviti a qualcosa, e che forse ero destinato a fare questo.
Non ho mai creduto nel destino, ma gli eventi degli ultimi mesi mi hanno fatto cambiare idea. E ora credo davvero che sia questa la mia strada.
Joomla Festival 2016: perché partecipare?
Quando sono stato invitato a fare da relatore all’evento mi sono domandato subito “e che c’entro io, che uso WordPress e non sono nemmeno capace di installarlo su un server?”, ma mi sbagliavo.
Il Joomla Festival è uno degli eventi di riferimento per il digital marketing in Italia, perché gli organizzatori hanno capito che non aveva senso fare una giornata dedicata interamente al CMS, così hanno allargato il campo d’azione per affrontare tantissimi argomenti, che prescindono totalmente da Joomla!.
Tanti workshop che a elencarli tutti ci vorrebbe troppo, ma ti dico che oltre a me si sono “esibiti” Federico Simonetti, Matteo Pogliani, Riccardo Esposito, Francesco Margherita, Roberto Gerosa, Gianmario Deriu, Serena Sarni, Francesco De Nobili, e tanti altri.
Sono davvero nu cuofan, e trovi sul sito l’elenco dei relatori.
Il Joomla Festival è partner di Web Advisor, questo vuol dire che oltre agli speech c’erano anche dei tavoli di consulenza con i vari relatori (non tutti), per consentire alle persone interessate di fare quattro chiacchiere in privato con i professionisti coinvolti.
Joomla Festival: di cosa ho parlato
Al Joomla Festival 2016 ho tenuto uno speech sul content marketing, e nello specifico su “Come creare contenuti utili”, che è un po’ il mio mantra da anni ormai.
Per il tavolo di consulenza Web Advisor, invece, mi sono concentrato su qualcosa di più specifico, che è anche il settore nel quale ho maturato più esperienza negli ultimi due anni, ovvero il blogging aziendale.
È stata una bella esperienza,oltre a rappresentare una occasione per visitare Milano, che conosco poco purtroppo.
Ecco il video del mio speech.