Come fare articoli “come fare” in modo efficace

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Sul web i lettori amano gli articoli “come fare”, perché forniscono risposte a domande precise. Come si scrive un how to efficace? Te lo spiego qui.

Oggi voglio divertirmi un po’, visto che mi aspetta una settimana di fuoco, peggiore delle altre. Come sai, sul web gli articoli che rientrano nella categoria “How to” funzionano molto, perché promettono al lettore di risolvere un problema specifico, che poi in realtà dovrebbe essere l’obiettivo di ogni contenuto prodotto.

Esistono diversi progetti costruiti intorno a questa tipologia di contenuto, e Aranzulla ne è forse l’esempio più famoso, ma anche Wikihow e altri devono la loro fortuna proprio alla generazione di articoli “come fare” su ogni argomento possibile e immaginabile. Fermo restando che è un mercato molto difficile nel quale inserirsi, perché è ad altissima concorrenza, oggi voglio spiegarti in modo semplice cosa dovresti fare per creare un progetto editoriale basato sugli How To.

Content + SEO

Chiariamo subito una cosa, mai come in questo caso non puoi permetterti il lusso di creare contenuti senza una attenta analisi SEO e una ricerca delle parole chiave migliori da utilizzare in fase di scrittura, ma ancor prima in fase di elaborazione del Piano editoriale e del calendario editoriale.

Il tuo progetto dovrà partire da tre elementi:

  1. Scelta degli argomenti;
  2. Analisi delle keyword;
  3. Scrittura di contenuti utili, seo oriented.
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Se uno di questi elementi viene a mancare, puoi anche evitare di prenderti il disturbo.

Scegli gli argomenti

Partendo dal presupposto iniziale, ovvero ti interessa creare un portale all’interno del quale pubblicare solo articoli “come fare”, hai una vastissima gamma di argomenti che potresti trattare, magari da dividere in categorie.

La prima cosa che ti suggerisco di fare è andare su SEO Zoom e utilizzare lo strumento “Scopri Keyword”, che si trova nel menù di sinistra. Nella casellina di ricerca inserisci “come fare” e clicca su Analizza. Attendi qualche minuto che il sistema completi la ricerca delle parole chiave che derivano dalla principale da te inserita.

Ecco cosa troverai.

seo zoom scopri keyword

Terminata la ricerca, clicca in basso su Esporta per scaricare il file in .csv, sul quale potrai andare a lavorare e passare alla fase successiva, che è molto noiosa: devi organizzarli per tematica, o per categoria.

Armati di santa pazienza e fai questo lavoro, che si rivelerà molto utile in fase di sviluppo del calendario editoriale.

Una volta completato questo lavoraccio, devi verificare quali sono i volumi di ricerca mensili di quel contenuto, per capire se ne vale la pena oppure no. Vediamo come fare.

Analizza le keyword

Esistono diversi strumenti per fare questa cosa, a partire dal Keyword Planner di Google, ma io preferisco utilizzare lo strumento Analisi Keyword, sempre in SEOZoom.

Cosa devi fare? È molto semplice. Prendi una parola chiave dall’elenco generato in precedenza e inseriscila nella casellina di ricerca posta in alto.

Ad esempio, “Come fare la besciamella”.

scopri keyword

Il primo riquadro è una panoramica su quello che riguarda la parola chiave su Google, e quello che dovrebbe farti capire quanto sia difficile posizionarsi con gli how to è il parametro “Keyword difficulty”, che è pari, nello specifico, a 58.

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Il riquadro sotto, “Ultima SERP”, ti mostra cosa restituisce in prima pagina Google per quella chiave di ricerca, ma anche altri dati interessati, come il volume di traffico acquisito da ogni singolo link.

Come vedi, il primo risultato, Giallo Zafferano, si becca in media circa 2455 visite mensili, mentre il secondo “solo” 845, ovvero 1/3 rispetto al primo. Insomma, posizionarsi secondi invece che primi non è proprio la stessa cosa.

Scegli keyword correlate

Cosa dovrebbero farti capire questi primi risultati? Che posizionarsi con questa parola chiave è molto difficile, quindi sarebbe preferibile lavorare su alcune correlate con ricerche più basse ma minore concorrenza.

Scorrendo la pagina di SEOZoom troverai questi riquadri, che indicano due cose:

  1. Keyword correlate, ovvero parole chiave legate alla principale da noi inserita in partenza;
  2. Keyword con lo stesso Search intent: molto banalmente, si tratta di parole chiave diverse ma che fanno capire a Google che l’utente sta cercando la stessa cosa.

SEOZoom parole chiave correlate

Perché sono importanti questi due riquadri? Perché ci mostrano delle alternative valide all’idea iniziale, quando questa risulta troppo complessa per le nostre forze.

Se prendi, ad esempio, la ricerca correlata “come fare la besciamella veloce” e la analizzi con SEOZoom potrai notare come la keyword difficulty si abbassi a 51 e i risultati in SERP siamo meno competitivi, anche se l’esempio che sto facendo è comunque su una parola chiave iniziale ad altissima concorrenza, come tutto il settore del food d’altronde.

Cosa sto cercando di dirti, quindi? Che nel tuo progetto editoriale nascente è molto meglio puntare su una parola chiave meno competitiva, per provare a posizionarti in prima pagina, e possibilmente nelle prime posizioni, invece di farlo lo sborone e finire in dodicesima pagina.

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Ora, fallo per tutte le parole chiave che hai estratto in precedenza. E che ti credevi, che fosse facile? Non lo è per niente, anzi. Posizionarsi nei primi risultati su Google è dannatamente difficile, soprattutto quando si tratta di settori con elevatissima concorrenza, ma questo non vuol dire che non si possa provare, e magari riuscire.

Quello che conta, in ogni caso, è fare le cose in modo studiato, e non estemporaneo o – come amo dire io – #acazzodicane.

Scrivi contenuti utili

Ti avverto, l’espressione contenuti utili la utilizzerò sempre più spesso, perché il mio percorso professionale ormai passa anche e soprattutto attraverso il progetto che ho creato insieme al mio fido compare Federico Simonetti, ma anche e soprattutto perché ci credo veramente.

A proposito, hai scaricato l’ebook gratuito? Come no? Allora vai su www.contenutiutili.it e scaricalo subito!

Perché parlo di contenuti utili? Perché l’utente che arriverà sul tuo sito attraverso una ricerca su Google “come fare” si presuppone che abbia un problema e stia cercando una soluzione, e tu non devi prenderlo per il culo.

Devi scrivere tutto quello che un utente medio (non tu) che cerca “come fare la besciamella veloce” necessita in quel momento per risolvere il suo problema, ovvero preparare velocemente questa benedetta besciamella perché molto probabilmente non ha tempo per fare quella tradizionale.

Quindi, sforzati di dargli quello di cui ha bisogno. Ottimizzato lato SEO.

Beh, che dire? Divertiti.


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Ebook contenuti utili

Francesco Ambrosino

Classe 1984, Digital Marketer specializzato in Gestione Blog Aziendali, Formazione Professionale, SEO Copywriting, Social Media Management e Web Writing. Membro di Open-Box e Comunicatica, co-creatore di Digitalklive

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