Newsjacking: cos’è e come farlo [Video]

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Che cos’è il newsjacking? Di cosa si tratta e a cosa serve? È una strategia che porta risultati? Come si fa? Scopriamolo insieme.

Chi lavora nel mondo dell’editoria, ma in generale della comunicazione online, prima o poi deve confrontarsi con il newsjacking, il problema è farlo nel modo corretto senza incorrere in epic fail (o figure di merda) e, soprattutto, diventare un rompipalle, una sorta di stalker della notizia.

Io non sono un amante di questa pratica, e te lo spiego dopo in un video che ho registrato, però prima di esprimerti un’opinione personale credo che sia corretto cercare di spiegarti cos’è il newsjacking e come farlo.

Cos’è il newsjacking

Il newsjacking è una pratica teorizzata da David Meerman Scott in un suo libro che si chiama “Newsjacking: How to Inject your Ideas into a Breaking News Story and Generate Tons of Media Coverage” (lo trovi su Amazon qui).

Di cosa si tratta? Della capacità di fondere informazione e marketing, sfruttando la viralità di una breaking news, per infilarsi così in un feed e ottenere visibilità, visite al sito o blog, oppure per fare real time marketing sui social media.

Questo che cosa significa? Che se vuoi fare newsjacking devi posizionarti immediatamente dopo la diffusione della breaking news e prima che vengano fuori dettagli aggiuntivi.

Molto chiara, a tal proposito, è questa infografica realizzata da Scott.

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cos'è il newsjacking

Come fare newsjacking

Come sai, ogni notizia ha una vita più o meno lunga, che si è accorciata moltissimo con l’avvento dei social media, dove tutto è accelerato, quindi la regola n.1 del newsjacking è arrivare prima degli altri.

Per riuscirci, devi fare le seguenti cose.

Monitora le notizie in tempo reale

Come puoi immaginare, non è così facile e, soprattutto, non è sempre possibile prevedere cosa accadrà.

Ti faccio un esempio: se vuoi fare newsjacking nel settore del web marketing, puoi attivare degli alert per determinate parole chiave e creare un feed contenente i blog ufficiali – ma anche i profili personali degli operatori del settore influenti – di Google, Facebook, Twitter e così via.

In questo modo, alla pubblicazione di una nuova notizia riceverai una notifica e potrai andare a leggerla immediatamente e intervenire in tempi rapidi.

Ma quando si tratta di eventi estemporanei, come il caso di “Petaloso”, lì non puoi programmarlo, devi solo essere iperconnesso e avere un po’ di culo.

Fai attenzione alla SEO

Fare newsjacking ha un duplice scopo, ottenere visibilità immediata e posizionarsi sui motori di ricerca per determinate parole chiave prima e meglio dei tuoi competitor. Questo vuol dire che, seppur in tempi rapidi, devi scrivere il tuo contenuto facendo molta attenzione alla SEO, per produrre un testo seo oriented di buona qualità e tecnicamente impeccabile.

Fai una ricerca delle parole chiave principali e delle correlate, e cerca di capire i volumi di ricerca per quelle keyword. A volte basta mettere la parola chiave principale all’inizio del titolo invece che alla fine per fare la differenza.

Informati bene e scrivi ancora meglio

Dover arrivare prima degli altri non vuol dire farlo in modo superficiale, sciatto, soprattutto se l’obiettivo è aumentare la tua visibilità come professionista, ecco perché devi sforzarti di leggere tutto quello che riesci a trovare in relazione a quel topic.

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Ti devi informare, devi cercare di andare a fondo, in modo da poter portare un valore aggiunto alla discussione generale con il tuo contenuto. Fare copia-incolla non è newsjacking, e non è nemmeno blogging o giornalismo, è il compito di italiano al liceo.

Sei uno scrittore? Allora scrivi, porta il tuo punto di vista, analizza la situazione e cerca di spiegarla a modo tuo. A modo tuo!!!

In questo intervento pubblico David Meerman Scott illustra alcuni esempi efficaci di newsjacking e real time marketing.

Nel video Scott cita un caso di real time markerting e lo fa con un certo entusiasmo; mi riferisco ai minatori Cileni rimasti intrappolati nella miniera per giorni e che sono stati usati (è il termine adatto) da un brand produttore di occhiali da sole per sfruttare l’attenzione mediatica intorno alla loro liberazione e avere pubblicità praticamente a costo zero.

Ecco, per me questo non è real time marketing, per niente. Questo è sciacallaggio, e a me fa schifo!

La mia opinione

Io non sono tagliato per fare newsjacking, per diverse ragioni, ma in particolare per due:

  • sono pigro come un gatto, quindi l’idea di dover stare sempre lì aspettando la notizia del giorno per sfruttarla a mio vantaggio non mi sfiora nemmeno;
  • non mi piace esprimere un’opinione a caldo, ho bisogno di studiare la situazione, di approfondirla, di farmi un’idea che sia solo mia, e non mediata da altre fonti. L’ho fatto con il compianto maestro Umberto Eco; invece di cavalcare l’onda mi sono messo in disparte perché volevo capire. Quando ho capito, ho scritto un post e l’ho pubblicato.

Ultimamente sto cercando di fare un po’ di contenuti video da affiancare all’attività di blogging tradizionale, così ho deciso di registrarne uno nel quale spiego il mio punto di vista sul newsjacking. Si tratta di un video molto amatoriale, ma ti prometto che cercherò di realizzarne di migliori in futuro.

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E tu, cosa pensi del newsjacking? Scrivilo nei commenti e discutiamone insieme.

Francesco Ambrosino

Classe 1984, Digital Marketer specializzato in Gestione Blog Aziendali, Formazione Professionale, SEO Copywriting, Social Media Management e Web Writing. Membro di Open-Box e Comunicatica, co-creatore di Digitalklive

Questo articolo ha 2 commenti.

  1. Mario

    D’accordissimo su tutto, e condivido volentieri.
    Anche io sono molto pigro, di conseguenza non riesco a stare al passo con le news e poi è difficile, come sottolineato da te, camminare su quel filo sottile che divide il realtime marketing con lo sciacallaggio e sfruttamento delle breaking-news.
    Per il resto credo che l’ambiente dell’informazione fresca e non rielaborata sia ancora troppo chiuso. Non esistono, o almeno io non li conosco, veri strumenti dove sia possibile reperire informazioni pulite e condivisibili da tutti, come una specie di cloud dove scrivere news valide allo stesso tempo per tutti… Un sogno, ne sono consapevole XD

    1. Caro Mario, il problema è che non c’è più etica nel mondo dell’informazione. È solo una corsa a chi la spara più grossa o piscia più lontano. Poi si lamentano dei conti in rosso, ma se lo meritano.

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