Di cosa parlo in questo post
- Nuovo appuntamento con le interviste ai professionisti del web marketing. Oggi ospito Franz Russo di InTime.
- Chi sei e cosa fai nella vita?
- Si può vivere in Italia con un blog?
- È più facile fare informazione generalista o di settore?
- Sul tuo blog InTime – Condivido per Comunicare riesci sempre a diffondere le ultime novità prima degli altri. Come diavolo fai?
- Che rapporto hai con i social network?
- Il mondo del web marketing è pieno di fuffa e di chiacchiere al vento. Credi che la formazione possa ridurre questo difetto?
- Quanto conta la musica nel tuo lavoro?
- Progetti Futuri?
Nuovo appuntamento con le interviste ai professionisti del web marketing. Oggi ospito Franz Russo di InTime.
Da quando ho inserito la rubrica Quattro Chiacchiere ho avuto la possibilità di intervistare e conoscere meglio persone e professionisti eccezionali, che sono spesso diventati poi degli amici con i quali ho il piacere di relazionarmi quotidianamente online, e qualche volta anche offline.
Come ho avuto modo di dire in diverse occasioni, e non solo sul mio blog, ho lanciato Socialmediacoso dopo un lungo periodo di studio e di lavoro dietro le quinte, durante il quale ho costruito il mio network, composto di persone, professionisti, community, blogger e blog di settore.
Uno di quelli che seguo da più tempo, insieme a Ninja Marketing, è InTime di Francesco “Franz” Russo, che oggi ospito con immenso piacere.
Ecco di cosa abbiamo parlato.
Chi sei e cosa fai nella vita?
Dal 2007 ormai tutti mi conoscono come “Franz”, da quando decisi di costruire il mio percorso digitale dal punto di vista professionale. Una scelta quasi obbligata visto che di Francesco Russo in Italia ce ne sono milioni!
Il mio obiettivo era quello di mettere a frutto le mie esperienze lavorative maturate in realtà piccole, medie e anche grandi, in settori come marketing tradizionale, prima, e web marketing, poi.
L’apertura di un blog mi parve il passaggio più naturale in quel periodo, anche se sapevo già che non sarebbe stato facile.
Si può vivere in Italia con un blog?
Ti do una risposta diretta ed è “sì”! Ma ovviamente intendo non in maniera diretta, cioè guadagnare solo ed esclusivamente dal blog. Ti dico di sì nel senso che se si riesce a seguire tutto un percorso, se si riesce a sfruttare le grandi potenzialità che offre il blog come strumento con cui raccontare ciò che si sa fare, le proprie competenze, le proprie esperienze e il proprio punto di vista riguardo al tema che si tratta, allora quella è la strada che poi ti permetterà di costruire occasioni di lavoro.
Nel senso che presto o tardi si verranno a creare delle occasioni di lavoro, si cominceranno a ricevere delle proposte. In quel caso di può dire che “si può vivere con li blog in Italia”.
Nota che spesso ripeto termini come “costruire”, “percorso”, “strada”. Non è un caso, anzi. Spesso mi è capitato di entrare in contatto con professionisti che volevano cominciare a “guadagnare” con un blog da subito, ovviamente si finiva sempre per andare fuori strada.
Sì, perchè questo è un lavoro che ha bisogno di essere portato avanti con “Passione”, con molta “Determinazione”, perché non è assolutamente facile, e anche con un “Metodo”.
Ti ho apena detto del mio fattore “PDM”, quello che spesso uso per spiegare come fare per “guadagnare” con un blog 🙂
È più facile fare informazione generalista o di settore?
Fare informazione generalista è più semplice ma non ti distingue, mentre l’informazione di settore è sicuramente più difficile perché prescinde una forte dose di conoscenza della materia, quindi di preparazione e di studio continuo. L’ultimo aspetto lo ritengo fondamentale, perché se tu conosci bene una materia e vuoi diventare “autorevole”, allora dovrai studiare molto, perché tu stesso possa poi spiegare gli avvenimenti, le tendenze e le evoluzioni del settore di tuo interesse.
E dovrai essere in grado quindi di spiegarli alle persone interessate a questo tuo lavoro di divulgazione, offrendo il tuo punto di vista che sarà il tuo elemento distintivo rispetto ad altri che fanno il tuo stesso lavoro.
Quindi dico che è meglio scegliere un settore su cui si è molto ferrati, magari i risultati non arriveranno subito, ma ti assicuro che arriveranno.
Sul tuo blog InTime – Condivido per Comunicare riesci sempre a diffondere le ultime novità prima degli altri. Come diavolo fai?
Bella domanda Francesco. E’ un po’ il senso di “InTime” ossia, “Adesso”. Quando ho iniziato sapevo che il mio obiettivo sarebbe stato anche questo, raccontare l’evoluzione della comunicazione digitale “adesso”, e per farlo dovevo essere in grado di intercettare, più o meno, tutto quello che accade intorno a questo tipo di comunicazione.
Per fare questo, e ti assicuro che non è facile, mi sono costruito tutto un insieme di “fonti” che mi aiutano molto da questo punto di vista. Mi sono creato dei “segugi” che mi permettono sì di arrivare prima, ma soprattutto mi permettono di intercettare prima quel dato evento, notizia, e di avere il tempo di poterla spiegare a chi mi segue, perché so che dare la mera notizia potrà interessare relativamente, perché so che quello che è più utile per me e per chi mi segue e mi legge è dare anche una spiegazione.
Non è facile e ti dico che è la parte più complicata, ma cerco di mettercela tutta 🙂 .
Il mio rapporto è “deviato” dal fatto che per motivi di lavoro il mio approccio è sempre di natura professionale, e questo alle volte si manifesta come un limite, anche se devo molto ai social network, che mi hanno aiutato molto in questi anni.
Sono sempre molto aperto al confronto, al dialogo, perché questo è l’aspetto che meglio contraddistingue il “ruolo” dei social network. Anche se c’è ancora chi non lo vuole cogliere, pensando ancora che siano una moda o un fenomeno da sottovalutare.
In realtà quello che è mandato fuori strada molti è proprio il fatto che con questi strumenti le persone hanno modo di entrare in contatto diretto con altri, altre persone oppure dei brand di interesse, per cercare un dialogo diretto, cosa che non si era mai vista prima.
È chiaro che la forte crescita, in termini di numeri e di utenti, dà a tutti la possibilità di entrare e di dire la propria, ma oggi il web e i social network sono parte della nostra società e questo bisogno che ce lo mettiamo bene in testa. Ed essendo parte integrante della nostra società bisogno che lo guardiamo con attenzione e non con atteggiamento denigratorio. Rabbrividisco, Francesco, quando ancora sento parlare di “online” e di “offline”, è la dimostrazione chiara che ancora non si è compreso del tutto il fenomeno del web e dei social network in particolare.
Il mondo del web marketing è pieno di fuffa e di chiacchiere al vento. Credi che la formazione possa ridurre questo difetto?
Questo della “fuffa” è un argomento che sento ormai dal 2008, e mi pare che il web e il social media marketing in Italia ha fatto passi da gigante e tanti bravi professionisti sono emersi, offrendo le loro competenze e le loro capacità nel cercare di spiegare una serie di fenomeni ancora in evoluzione. Ma sai, questo è un aspetto che è sempre esistito, nel senso che c’è sempre stato chi dall’altra parte ritiene che ci sia più “fuffa” che sostanza, solo che adesso siamo arrivati ad un punto che le persone, gli utenti sul web, sono molto più evoluti di qualche anno fa e sono ben in grado di distinguere la “fuffa” dalla sostanza. E dico anche che la formazione è ancora assolutamente necessaria proprio per far emergere prima di tutto quelle professionalità che sono in grado di interpretare certi fenomeni. Non siamo arrivati certo alla fine, la strada è ancora molto lunga. E sarà proprio la formazione di qualità, quella portata da professionisti competenti che eliminerà strada facendo la “fuffa”.
Anche perché, Francesco, se tu ti affermi come persona autorevole allora prima o poi sarai chiamato a dimostrare le tue capacità. E quello sarà il momento in cui ti distinguerai dagli altri, perché avrai dimostrato la tua sostanza.
Quanto conta la musica nel tuo lavoro?
La musica conta moltissimo, caro Francesco. Anzi, ti dirò che se potessi prendere la mia chitarra ogni tanto non sarebbe male. Ma tra lavoro e famiglia ormai è sempre più difficile, ma non si sa mai che non possa succedere di nuovo un giorno. Tra l’altro ho scoperto che non sono il solo tra amici e colleghi “digitali”. E comunque, spesso mentre lavoro metto i “Foo Fighters” (o altri del genere anche) a palla nelle cuffie mentre lavoro, mi aiuta moltissimo, nella concentrazione, nella carica.
[Tweet “Si, perché alle volte per me la #musica mentre lavoro ha l’effetto del #caffè!! @franzrusso”]
Progetti Futuri?
Al momento di progetti e di idee ce ne sono tante. E questo forse è uno degli aspetti più intriganti del nostro lavoro ,che ci permette ogni giorno di misurarci sempre con idee e progetti nuovi, e poi guai se non fosse così. Sto quindi lavorando su alcune idee che spero possano vedere la luce quanto prima, e intanto cerco sempre, con tutta la mia passione e tutto il mio impegno di lavorare “InTime”.
Grazie mille Francesco per la disponibilità, ma soprattutto per il lavoro di divulgazione che svolgi ogni santo giorno. Per me, e non solo per me, rappresenti una fonte indispensabile, al punto da aver impostato una rubrica con PostPickr dedicata al tuo eccellente blog.
Visto che hai citato i Foo Fighters, ho pensato di salutarti con una dedica musicale, una bellissima versione acustica di Times Like these.
Ti è piaciuta questa intervista? Credo proprio di si.
Adesso ti saluto. Ci vediamo lunedì. Nel frattempo, mi raccomando, diffondi il verbo.
Buon weekend.