Storytelling e MacGuffin: come catturare l’attenzione dei tuoi lettori

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Storytelling non significa solo raccontare una storia, ma veicolare delle emozioni per colpire il lettore. Ecco una tecnica da sfruttare nella scrittura dei tuoi testi.

Ogni volta che scrivo un post nel quale fondo il mio amore per il cinema con la scrittura ottengo sempre degli ottimi feedback, così ho pensato di riprendere il discorso e illustrarti una tecnica molto interessante: il MacGuffin.

Che cos’è il MacGuffin? Te lo spiego subito.

Cos’è il MacGuffin

Il MacGuffin è un termine coniato dal maestro Alfred Hitchcock per indicare un espediente narrativo che ricorre spesso nei suoi film, ripreso poi da molti altri cineasti, non ultimo Quentin Tarantino.

Si, ma cos’è il MacGuffin?

Ottima domanda!

Il MacGuffin è un elemento inserito nella narrazione, attorno al quale si genera ansia, suspense, aspettativa, curiosità, ma che nell’economia della storia potrebbe tranquillamente essere eliminato.

Esempio di MacGuffin: Pulp Fiction e la valigetta

Mi spiego meglio, riportandoti uno dei migliori esempi di MacGuffin, ovvero la valigetta di Marsellus Wallace in Pulp Fiction.

Non si sa cosa ci sia dentro, non viene mai mostrato il contenuto, si sa solo che emette un forte bagliore giallo sul volto di chi la apre.

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La valigetta fa la sua apparizione nei primi minuti del film, e ritorna in altre occasioni, ma il suo mistero non viene mai svelato.

Originariamente, nella sceneggiatura, all’interno della valigetta dovevano esserci diamanti o lingotti d’oro, ecco spiegato il bagliore, ma durante le riprese Tarantino decise di non mostrarne il contenuto, creando uno dei migliori MacGuffin della storia.

Blogging, Web Writing e MacGuffin: what the F***?

Adesso probabilmente ti starai chiedendo: che c’entra tutto questo con il blogging ed il web writing?

Anche questa, come la precedente, è un’ottima domanda, e ci arrivo tra un attimo.

Prima, però, devo fare una precisazione.

L’esempio della valigetta potrebbe portati a pensare che la tecnica del MacGuffin serva ad ingannare lo spettatore, o il lettore, fornendogli degli elementi che in realtà non servono ai fini della comprensione della storia, ma non è così, anzi.

Il MacGuffin è un elemento capace di attirare l’attenzione dell’audience, costringendolo a farsi delle domande, rendendolo, così, parte attiva della narrazione.

Secondo esempio di MacGuffin: Il sospetto e il bicchiere di latte

Ti faccio un altro esempio, questa volta tratto proprio da un film del maestro Hichcock, “Il Sospetto”. Per me, questo rimane il più bel MacGuffin di sempre.

Questa è una delle scene più famose della storia del cinema, e non senza ragione.

Non so se ci hai fatto caso, ma quando Cary Grant sale le scale con il bicchiere di latte, probabilmente contenente del veleno, e destinato a Joan Fontaine, c’è qualcosa di strano: il bicchiere è illuminato, e nel bianco e nero del film risalta ancora di più.

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In un’intervista rilasciata a Truffaut, Alfred Hitchcock spiegò di aver fatto mettere dentro il bicchiere una luce per fare in modo che lo spettatore guardasse solo quello.

Doveva spingere lo spettatore a domandarsi: il latte è avvelenato oppure no?

Geniale!

Come utilizzare il MacGuffin nella scrittura online

Quindi, ritornando alla domanda precedente: come posso utilizzare la tecnica del MacGuffin nella scrittura di un testo per il web?

Quante volte hai letto o sentito dell’importanza dello storytelling sul web?

Beh, chi lo dice ha perfettamente ragione, perché non ti puoi limitare a esporre dei fatti o illustrare dei dati oggettivi, quando scrivi per il web devi raccontare una storia.

Quello che spesso si dimenticano di sottolineare, però, è che:

[Tweet “Lo #storytelling non è solo raccontare una storia, ma veicolare delle emozioni.”]

Attenzione: ho parlato di emozioni, a 360°!

Ci tengo a precisarlo, perché spesso si fa un’errata associazione tra storia emozionante e storia commovente, ma non sono la stessa cosa.

Una storia si definisce emozionante quando riesce a provocare delle emozioni forti nel lettore o spettatore, dalla ilarità alla paura, dalla commozione alla rabbia, dalla serenità al disgusto, e così via.

Il MacGuffin serve proprio a questo, ad inserire un elemento nel tuo racconto con il solo scopo di provocare una reazione nel pubblico, che sarà costretto ad arrivare fino alla fine del racconto per comprendere il perché della sua presenza.

Sfrutta il MacGuffin per emergere

In rete ci sono migliaia di blogger, tutti hanno qualcosa da raccontare e delle notizie da diffondere, e riuscire ad emergere in questa giungla è molto difficile.

Se vuoi fare questo mestiere devi cercare di farti conoscere per il tuo stile e la tua personalità, due elementi chiave in una strategia di blogging efficace. Almeno io la penso così.

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Prova la tecnica del MacGuffin, stimola il lettore, coglilo impreparato, mettilo di fronte ad un elemento che lo costringerà a porsi delle domande, rendilo partecipe della costruzione della storia che stai raccontando.

Solo in questo modo potrai ritagliarti uno spazio in un mondo già saturo di contenuti.

Attendo i tuoi commenti. Alla prossima.


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Francesco Ambrosino

Classe 1984, Digital Marketer specializzato in Gestione Blog Aziendali, Formazione Professionale, SEO Copywriting, Social Media Management e Web Writing. Membro di Open-Box e Comunicatica, co-creatore di Digitalklive

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