Di cosa parlo in questo post
- Cos’hanno in comune il web writing e Keyser Söze, il misterioso personaggio del capolavoro cinematografico “I soliti sospetti”? Te lo spiego in questo post.
- Blogging e Web Writing: non sono la stessa cosa
- Web writing: come scrivere di cose che non sai
- Chi è Keyser Söze
- Web writing: come funziona la tecnica Keyser Söze
Cos’hanno in comune il web writing e Keyser Söze, il misterioso personaggio del capolavoro cinematografico “I soliti sospetti”? Te lo spiego in questo post.
Come sai, l’amore per il cinema influenza moltissimo il mio modo di scrivere, ma anche il mio approccio alla scrittura, e ne ho parlato già in questo post di qualche mese fa che ti invito a leggere.
Anche oggi fonderò la mia passione con il lavoro (che è anch’esso una passione), e per farlo partirò da una domanda:
Cos’hanno in comune il web writing e Keyser Söze, il misterioso personaggio del capolavoro cinematografico “I soliti sospetti”?
Beh…apparentemente niente, ma in questo post ho intenzione di spiegarti come si possa usare la tecnica “Keyser Söze” per scrivere testi per il web.
Blogging e Web Writing: non sono la stessa cosa
Prima di procedere con la tecnica Keyser Söze, sento di dover fare una precisazione:
[Tweet “#Blogging e #WebWriting non sono la stessa cosa, anche se hanno dei punti in comune”]
Il blogger è un professionista che produce testi per un blog personale, professionale o aziendale, generalmente specializzato in un settore di nicchia.
Il web writer, invece, produce testi per il web, dalla pagina “Chi siamo” del sito internet di un’azienda al contenuto di un catalogo online, e lo fa per più clienti operanti in settori diversi, e non deve veicolare un punto di vista o un’esperienza personale, ma la mission e gli obiettivi del committente.
Diciamo che sono due professioni molto simili, ma hanno obiettivi e tecniche di scrittura leggermente diverse.
Web writing: come scrivere di cose che non sai
Se vuoi fare il web writer, in effetti, devi abituarti a scrivere anche di argomenti che non sono nelle tue corde, in settori nei quali non hai nessuna competenza, ecco perché non è poi così facile fare questo mestiere – e va pagato, come ci ricorda la sempre brava Ludovica De Luca in questo post.
Come puoi scrivere un testo su, ad esempio, gli impianti elettrici, se hai una laurea in Lettere Classiche e non sai nemmeno avvitare una lampadina?
Ecco, in questo può esserti utile la tecnica “Keyser Söze”, che ora ti illustrerò.
Chi è Keyser Söze
Prima di farlo, però, credo che sia utile guardare questo estratto del film, precisamente la scena finale, nella quale si svela la vera identità di Keyser Söze.
Lo so che è spoiler, ma è un film del 1995, e se non l’hai ancora visto dovresti farti delle serie domande sul senso della tua vita fino ad ora 🙂 .
Se proprio non vuoi che ti rovini il finale, allora salva questo post e leggilo solo dopo averlo visto in streaming.
Ecco la scena.
https://www.youtube.com/watch?v=Rr55K_OFLGM
Tanto per fare chiarezza, il film è la storia delle indagini che seguono all’esplosione di una nave che la polizia sospetta essere utilizzata per trasportare grosse quantità di droga.
Durante le indagini viene interrogato Roger “Verbal” Kint, interpretato dal mio mito Kevin Spacey, un uomo apparentemente innocuo e zoppo, che racconta al poliziotto quanto accaduto.
Tutto il film, quindi, è la ricostruzione degli eventi attraverso le sue parole.
Nella scena finale si vede Roger lasciare la stazione di polizia da uomo libero, mentre il poliziotto che lo ha interrogato scambia quattro chiacchiere con un collega.
Guardando la bacheca che è appesa sulla parete alle spalle della scrivania, il poliziotto capisce tutto, ovvero che Verbal è, in realtà, l’artefice di quel colpo, e che il fantomatico personaggio che avrebbe manovrato tutta l’operazione, ovvero Keyser Söze, è solo un’invenzione costruita per ingannare il poliziotto.
La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste, e come niente… sparisce
La genialità di Verbal non è solo nell’aver inventato una storia credibile, ma nel modo in cui ha raccolto le informazioni da sfruttare per crearla, ovvero leggendo nomi e date sui fogli affissi alla bacheca.
Web writing: come funziona la tecnica Keyser Söze
Come puoi applicare la tecnica di Keyser Söze nella scrittura di testi per il web?
Seguendo un percorso in quattro fasi.
Cerca le fonti
Se devi scrivere un testo, o più di uno, su un argomento che non conosci per niente, la prima cosa da fare è cercare fonti attendibili, grazie alle quali accumulare le informazioni di base essenziali per costruire il tuo testo, che non può e non deve essere un copia/incolla della pagina Wikipedia.
In questa fase ti consiglio vivamente di non limitare la tua ricerca a contenuti in lingua italiana, perché è un dato di fatto che per ogni campo dello scibile umano esistano molte più fonti in inglese, per ovvie ragioni.
Imposta la lingua su Google in inglese, anche perché la SERP è molto più ricca, con inserti decisamente interessanti, assenti in quella in italiano.
Ecco un esempio:
Vedi il riquadro “People also ask“? Si tratta di una funzione molto utile, perché ti mostra risultati collegati alla tua query, in forma interrogativa.
Cliccandoci sopra, si aprirà un menù a tendina con una risposta esauriente ed il link al contenuto.
Molto utile, anche per scegliere l’argomento e il titolo del tuo post.
Crea la tua board
Come hai visto nella scena del film, tutte le informazioni di cui si serve Verbal sono affisse ad una bacheca.
Ecco, questo è un buon sistema; crea una tua board, fisica o digitale non importa, sulla quale aggiungere tutte le informazioni che recuperi online.
Ti consiglio, però, di non scrivere nemmeno una parola fino a quando non avrai completato il tuo quadro, perché faresti solo confusione.
Una volta conclusa la fase di raccolta delle informazioni, fai un passo indietro in modo da avere una visione d’insieme più ampia.
Quindi, inizia a scrivere di getto, basandoti solo su quei dettagli che ricordi e che hai assimilato, senza mai guardare la tua board, altrimenti non riusciresti a finire nemmeno una frase senza doverla riscrivere daccapo.
La prima stesura di un testo è sempre una bozza, non ti preoccupare se non è perfetta, penserai dopo a sistemarlo.
Mixa i 5 elementi fondamentali
Come ho detto in precedenza, trovare fonti online non vuol dire copiare un po’ qui e un po’ là, perché ogni testo che scrivi per un cliente deve riuscire a fondere cinque elementi:
- il tuo stile, che deve essere sempre riconoscibile, ma mai invadente. Ricordati, stai scrivendo un testo per un cliente, non per il tuo blog personale;
- il tono di voce dell’azienda committente, che non può essere sempre lo stesso, perché l’azienda B2C ho un approccio diverso rispetto a quella B2B, così come quella che vende abiti di lusso dal marchio economico;
- le informazioni sul servizio o prodotto che devi descrivere;
- Una call-to-action, che spinga il lettore a compiere un’azione;
- La SEO, perché un testo per il web deve essere ottimizzato per i motori di ricerca.
Racconta una storia
La grandezza del personaggio di Verbal sta nel riuscire, partendo da poche informazioni, a raccontare una storia così credibile e appassionante da convincere il poliziotto della sua innocenza.
Senza l’intento criminale, evidentemente, anche tu devi fare lo stesso, perché il potere di un testo non è nelle singole parole o informazioni in esso contenute, ma nella capacità di coinvolgere il lettore e stimolare un bisogno, magari latente, per poi generare una conversione, che può essere un lead, una richiesta d’informazioni, o l’acquisto del bene/servizio descritto.
Bene, come vedi anche un criminale incallito può insegnarci qualcosa sul web writing e su come raccontare una storia efficace.
Ricordati, nella scrittura il talento conta fino ad un certo punto; senza struttura, conoscenza delle tecniche basilari e un pizzico di furbizia non riuscirai mai a scrivere un testo che valga la pena di essere letto.
[Tweet “Nella #scrittura il talento conta fino ad un certo punto – #blogging”]
Prova la tecnica “Keyser Söze”, e fammi sapere cosa ne pensi.
è esattamente quello che d’istinto cerco di fare io, ma mi sembra di essere troppo prolissa rispetto al resto del protoddo web.
Forse dovrei imparare anche ad impaginare in modo più corretto. proverò in ogni caso a rivedere i miei articoli con questa nuova chiave di lettura e cercherò di capire se ho seguito bene i consigli! grazie
La sperimentazione è l’unica cosa su cui investire tempo e risorse.