Di cosa parlo in questo post
- La musica può influire sulla qualità della scrittura? La scienza dice di si, e io sono d’accordo. Vediamo insieme perché.
- La musica aiuta a concentrarsi
- Gli effetti benefici della musica
- Fase preparatoria: la musica influenza l’umore
- Fase di scrittura: quale musica ascoltare
- Musica, personalità e marketing
- Conclusioni
La musica può influire sulla qualità della scrittura? La scienza dice di si, e io sono d’accordo. Vediamo insieme perché.
Se hai letto la pagina Chi sono del mio blog (se non l’hai fatto, clicca qui) sai che ci sono quattro elementi che non possono mai mancare nella mia vita: parole, note, fotogrammi e bit.
Insomma, amo scrivere (e leggere), sono appassionato di cinema e serie tv, ho un debole per l’informatica (si era capito?) e adoro la musica.
Essendo pigro come Garfield, non mi sono mai impegnato a imparare a suonare uno strumento, mi sono sempre limitato ad ascoltare tanta (ma tanta) musica, al punto da non poter mai uscire di casa senza un paio di cuffie.
Quando capita, sono intrattabile per tutta la giornata, o almeno più del solito.
La musica aiuta a concentrarsi
La musica è una costante nella mia vita, così come nel mio lavoro. In sottofondo, mentre lavoro o faccio cose in casa, c’è sempre qualche canzone che riempie la stanza, e nella fase creativa diventa un sostegno del quale non posso fare a meno.
Un ambiente completamente avvolto dal silenzio non aiuta, così come uno eccessivamente caotico e rumoroso, lo dice la scienza – ma quando diventi genitore lo capisci da solo.
Quando scrivo devo ascoltare qualcosa, altrimenti il mio cervello non riesce a elaborare i concetti al 100%, quindi accendo Spotify o collego il mio vecchio iPod e schiaccio play.
Nel post di oggi voglio parlare proprio di questo, di come la musica interviene nel processo creativo e di come può aiutarti a scrivere post migliori.
Gli effetti benefici della musica
Numerosi studi hanno dimostrato che ascoltare musica attiva delle aree del cervello, stimolando anche il nostro lato creativo ed emozionale, ma non solo, come puoi vedere nell’immagine qui sotto.
Certo, sto semplificando al massimo, ma ho valide motivazioni:
- non amo parlare di cose che non conosco;
- l’esame di Psicologia Cognitiva all’Università l’ho superato con un misero 18 facendo letteralmente “ambarabà cicci coccò”.
Non mi permetto, quindi, di inoltrarmi in sfere che non sono di mia competenza, ma facendo delle ricerche per scrivere il post di oggi ho raccolto vari spunti che intendo riassumere qui in due paragrafi, riconducendo tutto al mio settore, ovvero al blogging.
Fase preparatoria: la musica influenza l’umore
Non c’è molto da dire su questo punto, ognuno di noi sa perfettamente che ascoltare musica “allegra” ci mette di buon umore, mentre una canzone triste può avere l’effetto opposto, ma in che modo questo può interessarci dal punto di vista della scrittura?
Io sono convinto che l’ispirazione sia un mito ottocentesco, perché se vuoi scrivere devi seguire un processo, mentale e organizzativo, che ti consenta di creare le condizioni ottimali allo svolgimento di un buon lavoro.
Qui non stiamo parlando di scrivere una poesia o una frase da cioccolatini, in quel caso l’intuizione del momento può bastare, ma per scrivere un post devi costruirlo nel tempo.
Accendere il pc e mettersi a scrivere partendo da zero è sconsigliabile, perché il puntatore lampeggiante può spaventare, soprattutto quando non hai un’idea dalla quale partire.
La fase di scrittura deve sempre essere preceduta da una di elaborazione, durante la quale cerchi le fonti, appunti idee, costruisci nella tua mente una scaletta, una successione di eventi da narrare.
In questo processo la musica può darti una grande mano.
Qualunque cosa sia accaduta durante la giornata, se hai l’impegno di pubblicare un post o scrivere un testo per il sito web di un cliente non puoi lasciarti influenzare dal tuo umore.
Fai partire un po’ di musica, magari il tuo artista preferito, e concentrati su di essa.
La cosa migliore sarebbe ascoltarla in cuffia, ad alto volume, in modo da isolarti dall’ambiente circostante.
La musica sa trasportarci ovunque, devi solo lasciarglielo fare.
Dopo pochi minuti vedrai i risultati di questa “terapia”, le idee inizieranno ad affollarsi copiose nella tua mente, e tutto il lavoro preparatorio risulterà più efficace.
Fase di scrittura: quale musica ascoltare
Per uno scrittore appoggiare le dita sulla tastiera di un pc e lasciarle vagare veloci è un momento catartico, capace di cambiare il senso stesso della giornata.
Chi scrive, per lavoro o per passione, segue un rituale, è inutile negarlo.
C’è chi ama scrivere stringendo tra le dita una sigaretta, chi preferisce sorseggiare una bevanda o un caffè, ma in quasi tutti i casi, fatte le dovute eccezioni, c’è della musica in sottofondo.
Qui il discorso si fa più soggettivo, è ovvio, c’è chi riesce a concentrarsi solo con musica strumentale, senza il cantato, perché le parole tendono a distrarlo, chi preferisce riempirsi le orecchie con del buon rock, capace di dare la carica, chi, invece, lancia la modalità shuffle e non ci pensa più.
Alcuni studi hanno addirittura dimostrato che la musica classica migliora l’attenzione visiva di persone che hanno avuto un ictus.
Io preferisco il jazz o il classic rock, l’unico genere musicale che riesco ad ascoltare mentre scrivo, perché qualsiasi altro finisce col distrarmi, non so spiegare il perché.
Apro Spotify e faccio partire la radio jazz o quella rock, bastano poche note e inizio a scrivere come se non ci fosse un domani.
Musica, personalità e marketing
Uno studio condotto presso la Heriot-Watt University di Edimburgo dal professor Adrian North ha dimostrato che i gusti musicali indicano la nostra personalità, un’informazione che ha implicazioni nel marketing molto importanti.
Secondo il professore, infatti, se in un supermercato si mette in filo diffusione una musica lenta, il consumatore tende a camminare con più calma, prestando maggiore attenzione ai prodotti.
Una teoria molto interessante, ti consiglio di darle un’occhiata.
Conclusioni
Ho scritto questo post per la stessa ragione che mi ha spinto a parlare di cinema e blogging, per portare un mio punto di vista, un’esperienza personale, e provare a discuterne con te.
Tu ami ascoltare musica mentre lavori? E che musica preferisci? Scrivilo nei commenti, mi interessa davvero.