Nuova intervista ad un professionista del web marketing. Oggi tocca a Mirko Saini, il mio punto di riferimento per quanto riguarda LinkedIn.
Un napoletano che non sa cantare, né suonare il mandolino. Un lombardo che non offende gli immigrati e che ci tiene a sottolinearlo.
Lo so, sembrano due personaggi di un romanzo di Achille Campanile, invece è tratto da una storia vera.
Io e Mirko Saini ci siamo conosciuti sul fantastico mondo dei social e ogni volta che “chiacchieriamo” digitalmente mi faccio un sacco di risate, perché entrambi abbiamo capito una cosa: nella vita non bisogna mai prendersi troppo sul serio, altrimenti si rischia di perdere di vista le cose importanti.
Nel nostro lavoro, ad esempio, le interazioni e i rapporti umani sono un asset, non solo un’esigenza sociale, e il suo modo di approcciarsi agli altri mi piace molto. È sempre disponibile, e non mi manda mai a cagare quando gli scrivo in privato per chiedergli delle consulenze aggratise su LinkedIn.
Se dovessi trovare un aggettivo per definirlo credo che userei: coraggioso.
Si, perché un uomo che ha giocato a Rugby, si è sposato (ci vuole coraggio, credimi!), ha messo al mondo 4 figli e ha deciso di puntate sul social network più sottovalutato di tutti, LinkedIn appunto, non può che essere un uomo coraggioso. Ah, dimenticavo…tifa pure Inter. Devo aggiungere altro?
Senza ulteriori indugi, ladies and gentlemen, Mirko Saini:
Chi sei e cosa fai nella vita?
Mi chiamo Mirko Saini, ho 43 anni, sposato, 4 figli (si hai capito bene). Mi reputo appartenente ad un’elite per il solo fatto di aver giocato a rugby e per riempire il frigorifero studio strategie web per pmi e professionisti dove LinkedIn diviene fondamentale.
Come ti sei avvicinato a LinkedIn e cosa ti ha spinto a specializzarti su questo social?
La verità? Era, e per certi versi lo è ancora, il social meno considerato e quello più adatto alle aziende B2B ed ai professionisti come te e me per esempio. E poi adoro gli incompresi e gli outsider.
Per farti capire di dico due cose: da bambino speravo che nei western vincessero gli indiani e tifo inter (e già questo deve farti capire molto di me). E poi di LinkedIn mi è sempre piaciuto questo suo porsi con un fare un po’ snob.
Sai quel modo di fare di chi se la tira un pochino e che se ne fotte se gli altri non lo comprendono appieno? Ecco. Queste sono state le cose che mi hanno affascinato di LinkedIn.
Ti sfido: dammi una sola ragione per usare LinkedIn
Semplice. E’ il miglior strumento per fare personal branding per chi come te e me ha nel proprio nome e cognome tutto. Questo social ha tutto.
È l’unico dove il tuo nome e cognome è legato a doppio filo con il tuo ruolo professionale. Ha la sezione profilo meglio articolata e completa tra i social. Ha la possibilità di formarsi aderendo a gruppi tematici.
Puoi costruirti una seria e solida rete di contatti orientata al business e, dulcis in findo, come dimenticarci che ti da la possibilità di fare blogging direttamente sulla piattaforma. Che altro vuoi di più!
Dimmi tre cose da fare e tre da non fare assolutamente su LinkedIn
Allora, tre cose da fare:
- Scegliere senza se e senza ma l’area di competenza con la quale vuoi che gli altri ti identifichino;
- Frequentarlo come fosse la propria club house;
- Scrivere un profilo provando a sparigliare le carte.
Tre cose da non fare:
- Non scambiarlo per la trasposizione online del proprio CV;
- Non pensare sia anche lontanamente simile a Facebook;
- Utilizzarlo come l’ennesimo social dove spammare i propri contenuti in cerca di click per il proprio blog.
Ma se mi iscrivo a LinkedIn trovo lavoro?
Se ti iscrivi no. Se lo utilizzi come Dio comanda una mano te la dà sicuramente. Metà del mio fatturato arriva da clienti che mi vedono e mi leggono qui.
Io credo che Pulse sia il futuro del blogging. Sei d’accordo con me?
Pulse è il presente del blogging assieme al tuo blog. Mai nulla potrà sostituire il tuo blog. Per quanto tu possa stare bene nella club house in compagnia dei tuoi amici e colleghi, mai potrà rimpiazzare casa tua.
Progetti per il futuro?
Progetti che contemplino LinkedIn? Due. Grossi. Ma non te li dico. Mica solo voi napoletani siete scaramantici.
Mirko, ti ringrazio per la disponibilità e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto.
Con te, caro lettore, ci vediamo lunedì con un nuovo post molto interessante: come sfruttare la musica per scrivere grandi post.
Mi raccomando, commenta, condividi, taggami e interagisci con me sui social. Rispondo sempre….sempre!
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