6 consigli per contenere il calo della Copertura organica su Facebook

You are currently viewing 6 consigli per contenere il calo della Copertura organica su Facebook

Intro: Facebook è diventato a tutti gli effetti un paid media, ma è ancora possibile ottenere buoni risultati con la copertura organica (o portata).

Negli ultimi anni Facebook è cambiato molto, sia in termini strutturali che di utilizzo, perché si è evoluto il nostro modo di utilizzarlo ed i contenuti che produciamo o condividiamo.

Per chi utilizza Facebook per scopi professionali, gestendo pagine fan per clienti o per la propria attività, questi cambiamenti non sono stati positivi al 100%, anche se non ci si poteva aspettare da una piattaforma come questa che tutto restasse immutato nel tempo.

Uno dei problemi più grossi riscontrato da tutti quelli che gestiscono una pagina fan è il calo della portata organica.

Cos’è la copertura (o portata) su Facebook

Allora, partiamo subito con un concetto basilare: ogni post pubblicato ha un’eco, una visibilità, una diffusione diversa a seconda della tipologia di contenuto, della fascia oraria e di moltissime altri variabili.

Relativamente a Facebook la “gittata” di un post si chiama copertura, o “portata”, che si divide in due categorie: copertura organica e copertura a pagamento.

La copertura a pagamento equivale al numero di persone a cui sono stati mostrati post a pagamento della tua Pagina. La copertura organica equivale al numero di persone a cui sono stati mostrati post non a pagamento della tua Pagina.” (fonte)

Attenzione, perché non bisogna confondere la copertura di un post con le visualizzazioni dello stesso.

A spiegare la differenza è Facebook stesso, e lo fa in questo modo:

“Le visualizzazioni equivalgono al numero di volte in cui viene visualizzato un post della tua Pagina, indipendentemente dal fatto che qualcuno clicchi su di esso. Le persone possono visualizzare lo stesso post più volte. Ad esempio, qualcuno può visualizzare l’aggiornamento di una Pagina nella sezione Notizie una prima volta e quindi una seconda volta se un suo amico lo condivide.
La copertura equivale al numero di persone che hanno visualizzato un post della Pagina. La copertura può essere inferiore rispetto alle visualizzazioni poiché una persona può visualizzare un post più volte.

Leggi anche:   È ufficiale: Facebook fa sul serio!

Cos’è la copertura organica?

Come suggerisce anche il termine, la copertura organica (o portata) è la quantità di persone raggiunte dal post in maniera spontanea, ovvero senza investire denaro per sponsorizzarlo.

Chiariamo subito una cosa prima di proseguire: se la tua pagina ha mille like, non raggiungerai mai 1000 persone ad ogni post, e questo è abbastanza semplice da intuire.

In effetti, se il tuo post viene pubblicato in un orario in cui i fan non sono connessi a Facebook, avrà una portata molto ridotta; inoltre, devi sempre ricordarti che non esisti solo tu e la tua pagina, e non puoi pretendere che tutti visualizzino i tuoi contenuti.

Capita, rare volte, che si riesca a raggiungere un numero di persone superiore ai Fan della pagina.

Questo accade quando chi visualizza il post, ritenendolo valido, lo commenta, lo condivide o mette il mi piace. Così facendo, gli amici del tuo fan che non ti conoscono visualizzando l’attività del proprio contatto potranno trovare nel newsfeed (i risultati che visualizzi usando Facebook) il post.

Negli ultimi anni, come ti ho anticipato prima, Facebook ha effettuato delle modifiche sostanziali all’algoritmo alla base del social network, riducendo considerevolmente la portata organica in favore dei post sponsorizzati.

Non c’è da scandalizzarsi se Mark Zuckerberg e soci hanno deciso di monetizzare grazie alla loro creatura, ma quello che infastidisce (e non poco) chi gestisce pagine Facebook, in proprio o per conto terzi, è un concetto molto semplice: perché i miei Fan, che ho raggiunto in mesi o anni di attività sulla mia pagina, non devono vedere i miei post, mentre quelli sponsorizzati da “sconosciuti” devono riempire la bacheca?

Detto questo, le cose non cambieranno in meglio, anzi, ormai è imprenscindibile, all’interno di una gestione professionale e strategica della pagina fan, un investimento in Facebook Ads.

Come affrontare il calo della copertura organica?

Come ho appena scritto, un budget da investire in ads è ormai necessario, ma sono abituato ad essere concreto, quindi non posso non sottolineare il fatto che ci sono realtà molto piccole che non hanno possibilità di sostenere spese, seppur minime, e che usano la pagina facebook in modo semi-professionale semplicemente perché non possono permettersi di fare altro.

Leggi anche:   Come scrivere frasi efficaci per Instagram

In questo caso, l’unica cosa che ti resta è cercare di contenere il calo per continuare a raggiungere una buona percentuale di Fan.

Ecco alcuni consigli che mi sento di darti:

1. Controlla gli insight

Si tratta delle statistiche della Pagina Fan di Facebook, una sorta di piccolo Google Analytics interno, che ti consente di verificare l’andamento della tua attività.

Qui puoi verificare in quali fasce orarie i Fan sono connessi a Facebook, il tasso di engagement, la crescita di Fan, la composizione dei fan, quali post funzionano di più e quali meno.

Leggendo i dati con attenzione, potrai provare a condividere il contenuto più apprezzato dai tuoi fan nell’orario in cui hanno dimostrato di essere più attivi e propensi all’interazione.

A differenza di quello che dicono molti miei colleghi, io non ti dirò di pubblicare contenuti di valore, perché non significa un cazzo.

Devi sperimentare, i primi tre mesi di gestione di una pagina sono di navigazione a vista, i successivi tre di assestamento, poi devi passare ad un mix di innovazione e tradizione, perché tutto cambia, e tu non ti devi adagiare.

2. Limita il numero di post

Quando lo dico ad un cliente mi guarda sempre storto, ma è un dato di fatto e devi conviverci: devi pubblicare pochi contenuti, per come la vedo io non più di uno al giorno.

Questo limite, ovviamente, varia da pagina a pagina, ma ti consiglio di non eccedere nella produzione perché l’algoritmo di Facebook organizza la visualizzazione dei contenuti nel newsfeed in base a una serie di parametri.

Questo cosa vuol dire, che se pubblichi come se non ci fosse un domani i contenuti non verrebbero comunque visualizzati dai tuoi fan, e finiresti col toglierti visibilità da solo.

3. Punta sui visual

Le foto sono molto amate dagli utenti di Facebook, questo non serve che lo dica io, è un dato di fatto. Inoltre, sono un ottimo veicolo pubblicitario, perché gli utenti non leggono, si concentrano solo sulle immagini.

Il mio consiglio è di creare dei visual che abbiano le dimensioni precise previste dalla piattaforma, ovvero 940 px X 788 px, oppure una quadrata, con formato 1:1, da utilizzare anche su Instagram.

Leggi anche:   Fatture Facebook Ads: come gestirle con i clienti

La foto singola, di buona qualità, ti porterà ad avere decisamente più interazioni, quindi una crescita della copertura organica naturale e positiva.

4. Carica video nativi

Visto che i link esterni non sono ben visti da Facebook, se puoi evita di condividere video da YouTube o altri siti, ma caricali direttamente sulla piattaforma.

Detto ciò, considera che i dati ci dicono che i video nativi su Facebook ottengono buoni risultati ma registrano un calo dell’attenzione superati i 30 secondi.

Questo è dovuto a due fattori:

  1. Il preload del video viene conteggiato, sballando i dati;
  2. Gli utenti visualizzano i contenuti soprattutto da mobile, quindi hanno una attenzione ancora inferiore al solito.

In ogni caso, ti consiglio l’upload nativo perché la copertura organica aumenta e l’impatto estetico è decisamente più piacevole.

5. Pubblica Link

Anche se Facebook penalizza – o comunque non premia – i contenuti esterni, è un dato di fatto che ormai si è trasformato in una enorme piattaforma editoriale, ecco perché i link ad articoli di blog e giornali online ricevono comunque una discreta copertura.

Non elevatissima, ma bisogna sempre calcolare che se sulla pagina condividi link su argomenti che i tuoi fan hanno dimostrato di apprezzare, le interazioni che produrranno un aumento della copertura da non sottovalutare.

Mi raccomando, però, non fare click-baiting.

6. Sperimenta

Ricordati, non esiste la formula magica, e chi ti propina la soluzione a tutti i tuoi problemi sta deliberatamente prendendoti per il culo, quindi ignorali, e sperimenta.

L’unico modo per far funzionare una pagina, è viverla ogni giorno, cercando di capire come si comportano i fan, quali contenuti vogliono e come li vogliono. A quel punto, dovrai solo preoccuparti di dargli quello che, di fatto, ti stanno chiedendo.

Conclusioni

Come ho cercato di spiegarti nell’articolo, la copertura organica è quasi morta, ma esistono progetti che crescono e diventano virali senza investire un euro in ads.

Un esempio?

La pagina MalEdizioni, aka Adam Romano, un amico che ho avuto il piacere di intervistare per il mio Podcast “SocialMediaCoso Che Dice Cose”.

Ascoltala qui.

Ascolta “Come si crea e gestisce una community di successo: intervista ad Adam Romano A.k.a. Maledizioni” su Spreaker.

Francesco Ambrosino

Classe 1984, Digital Marketer specializzato in Gestione Blog Aziendali, Formazione Professionale, SEO Copywriting, Social Media Management e Web Writing. Membro di Open-Box e Comunicatica, co-creatore di Digitalklive

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.