Facebook Ads: come impostare il pubblico di riferimento

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Come si individua il pubblico di riferimento quando devi fare delle inserzioni con Facebook Ads? Ecco qualche indicazione utile per te.

È da un po’ che non scrivo un post dedicato ai social, così ho pensato di farlo oggi affrontando un argomento molto complesso come Facebook Ads.

Premetto che non mi reputo un espertissimo, non sono un analista e cerco di imparare a fare le cose facendole, ma negli ultimi anni ho comunque acquisito una certa dimestichezza con lo strumento delle inserzioni a pagamento sul social di Marchetiello, e oggi vorrei soffermarmi sul primo step: l’individuazione del target, che Facebook chiama Pubblico.

Quando effettui una sponsorizzata non puoi sparare nel mucchio e vedere cosa succede, per due ragioni molto semplici:

  1. Gli anni ’90 sono finiti;
  2. Facebook Ads ti offre soluzioni di profilazione molto, ma molto, interessanti. Sarebbe stupido non approfittarne.

Cos’è il Pubblico di Facebook Ads?

Il pubblico su Facebook Ads non è altro che il tuo target di riferimento, ovvero quella fetta di popolazione che intendi intercettare con la tua inserzione.

Raggiungi le persone che hanno contatti con la tua azienda, che siano clienti esistenti o persone che vi hanno interagito su Facebook o altre piattaforme.”

Facebook divide il pubblico in tre categorie, che ti riporto di seguito.

Pubblico personalizzato

pubblico personalizzato facebook ads

Con questo strumento Facebook ti consente di creare un target di riferimento partendo da dati già in tuo possesso, come:

  1. la mailing list in .csv;
  2. le visite sul sito web, nel quale dovrai aver installato un pixel di monitoraggio;
  3. le persone che hanno utilizzato la tua applicazione;
  4. le persone che hanno interagito con un tuo contenuto. Questa funzione è stata introdotta da pochi giorni e, al momento, funziona solo per i contenuti video e per i form di lead generation.
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Il pubblico personalizzato è molto utile quando hai dati interessanti dai quali partire, perché se, ad esempio, hai una mailing di 300 persone, Facebook dovrà effettuare un match tra l’indirizzo email presente nel .csv e le email utilizzate per accedere al profilo, e raramente il numero rimane invariato, soprattutto se si tratta di una lista professionale, al cui interno magari ci sono tantissime email aziendali (info@nomesito.it).

Lo stesso vale per le visite al sito. Se il sito web ha poche visite, oppure ha un traffico molto “sporco” ed eterogeneo, intercettare quel tipo di persone non ti porterà dei vantaggi. Non ti sto dicendo di non creare un pubblico personalizzato, anzi, ti sto dicendo che farlo con dati inutili risulterà improduttivo.

Pubblico Simile

pubblico simile facebook ads

Il pubblico simile di Facebook Ads è uno strumento che ti consente di creare un target di riferimento partendo dalla tua Fanpage oppure da un sito o pagina specifica, al cui interno dovrà essere presente, ovviamente, il solito pixel di monitoraggio.

A cosa serve? Il principio è molto semplice, in realtà. Si tratta di fornire dei dati di partenza a Facebook e dirgli “trovami altre persone che hanno caratteristiche simili a quelle che già mi conoscono”, in modo da intercettare un pubblico (appunto) simile a quello già acquisito.

Come per il pubblico personalizzato, anche qui devi fare attenzione, perché se i fan della tua pagina in passato sono stati acquisiti in modi discutibili, quindi non profilati o addirittura comprati a tanto al like, creare un pubblico simile significa inquinare ancora di più il tuo target di riferimento. Lo stesso vale per il traffico sul sito.

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Pubblico Salvato

pubblico salvato facebook ads

Il pubblico salvato di Facebook Ads è, a differenza dei precedenti, frutto esclusivamente delle informazioni in possesso della piattaforma, che sono tantissime. Questo strumento ti consente di creare il tuo pubblico di riferimento partendo da una serie di dati, demografici, geografici e personali, quindi interessi e comportamenti.

Ogni segmentazione che aggiungi produrrà una variazione nel pubblico potenziale, ovvero il numero di persone che potrai intercettare con i tuoi ads.

La comodità del pubblico salvato è che, come suggerisce il nome stesso, una volta profilato il tuo pubblico potrai salvarlo con un nome e riutilizzarlo le successive volte senza doverlo settare di nuovo da zero.

Le informazioni di cui puoi usufruire sono a tratti inquietanti, basti pensare che Facebook ti offre come soluzione di profilazione anche il comportamento “Espatriati”. Questo dovrebbe farti capire che Marchetiello sa di noi molte più cose di quelle che vorrebbe farci credere.

Come si individua il pubblico la prima volta?

Per esperienza diretta, ma anche per quelle che sono le domande che mi vengono poste di frequente da persone che si affacciano per la prima volta alla piattaforma di inserzioni di Facebook Ads, posso dire che lo scoglio iniziare è molto difficile da superare, perché spesso ci mancano dati anche solo statistici dai quali partire.

Siamo onesti, avere un cliente provvisto di studi sulle buyer persona – o che sappia cosa siano – è fantascienza, e spesso e volentieri hanno quell’approccio del tipo “il nostro target sono tutti, uomini donne e bambini”.

Come te ne esci? O li picchi con un grosso randello, oppure ti armi di santa pazienza e studi i pochi dati a tua disposizione.

Tre elementi potrebbero aiutarti in questa fase:

  1. Dati demografici sui clienti, anche solo stimati. Ad esempio, vendono più tanga leopardati alle donne che hanno un’età tra i 40 e i 50 anni. Non è molto, ma è già qualcosa;
  2. Google Analytics, se esiste un sito web e se è stato collegato alla suite di analisi di Google;
  3. Insight di Facebook, se è già presente una pagina.
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Come devi procedere? Per step, sempre e comunque, soprattutto se hai dati di partenza così striminziti (fidati, li avrai). La prima cosa da fare è confrontare i tre dati di partenza e farne una sintesi, in modo da avere almeno una idea sulla demografica.

Dopo aver impostato, quindi, età, sesso e geolocalizzazione, devi passare agli interessi e comportamenti. Qui, devi fare molta attenzione, perché metterne pochi potrebbe farti avere un pubblico molto ampio e eterogeneo, metterne troppi uno eccessivamente di nicchia. Ogni volta che aggiungi un interesse cambia la portata potenziale, quindi dai sempre uno sguardo per capire come cambia.

Gli interessi, inoltre, possono essere fuorvianti, perché non è detto che essere Fan della pagina di Trenitalia mi renda, automaticamente, un viaggiatore frequente. Devi sempre cercare di fondere più interessi per avere un pubblico meglio profilato.

Ad esempio, se vuoi intercettare chi ha messo mi piace alla pagina Trenitalia ed è un pendolare, viaggia per lavoro o in modo frequente, allora puoi inserire come interesse “Trenitalia” e, nei comportamenti, spuntare “Pendolari”, “Chi viaggia per lavoro” oppure il più generico “Tutti i viaggiatori frequenti” nella sezione Viaggi.

In questo modo, potrai intercettare persone che sono realmente utili, potenzialmente interessate a quello che gli stai proponendo.

Il modo migliore, per me, è quello di fare delle prove nelle prime settimane, aggiungendo e togliendo informazioni, in modo da capire qual è il pubblico che meglio risponde ai contenuti sponsorizzati su Facebook. Una volta capito, tutto diventerà più semplice, ma niente è per sempre. Ricordatelo.

Spero di averti fornito qualche spunto utile per individuare il tuo pubblico con Facebook Ads. Alla prossima!


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Francesco Ambrosino

Classe 1984, Digital Marketer specializzato in Gestione Blog Aziendali, Formazione Professionale, SEO Copywriting, Social Media Management e Web Writing. Membro di Open-Box e Comunicatica, co-creatore di Digitalklive

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